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Fratellini, picchiati e denutriti, in fuga dai genitori violenti: “Mangiavano terra per la fame”

Pubblicato il 7 Settembre, 2023

Dopo la terribile storia dei due gemellini partoriti a Palermo e abbandonati dalla madre, risultati entrambi positivi alla cocaina, emerge un’altra bruttissima vicenda di violenza su minori che ha avuto luogo a Roma.

Protagonisti di questa orribile storia sono due fratellini di 4 e 6 anni, picchiati per anni dai genitori e arrivati malnutriti e in condizioni fisiche molto precarie al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma.

Il ritrovamento dei bambini, malati e malnutriti

I fatti risalgono al pomeriggio del 10 maggio del 2023, quando una pattuglia della polizia ha intercettato i due bambini che camminavano soli, sporchi e con evidenti segni di percosse in una zona periferica di Roma.

Dopo le prime cure i bambini hanno protestato: “Non vogliamo tornare dalla mamma, abbiamo fame, vogliamo il gelato”. Secondo le prime ricostruzioni i genitori, che nel frattempo sono stati denunciati, picchiavano ripetutamente i bambini e non li nutrivano adeguatamente.

Anzi, secondo alcuni residui trovati nel loro stomaco, i medici ritengono che i due bambini per la fame abbiano mangiato la terra. Le condizioni erano così critiche che per una settimana sono stati entrambi nel reparto di terapia intensiva, per poi essere trasferiti al reparto di gastroentorologia.

Il comunicato dell’ospedale

L’ospedale Umberto I di Roma ha rilasciato una nota per commentare quanto accaduto: “L’equipe di medici e sanitari attivata intorno a Paolo e Pietro (nomi di fantasia ndr) ha lavorato su differenti piani. I neuropsichiatri infantili hanno approfondito l’aspetto neurologico mentre grazie alla dedizione di nutrizionisti, come la Dottoressa Isabella Preziosa, e dietisti, come la Dottoressa Romina Alberti, è stata creata una dieta personalizzata per ciascuno di loro.

Una dieta costantemente aggiornata in base alle loro necessità ed ai loro piccoli ma costanti miglioramenti che, col tempo, ha consentito loro di poter mangiare tutto senza problemi”.

Un equipe di 5 infermieri ha monitorato 24h i due bambini, con i quali hanno instaurato un rapporto di fiducia e un dialogo per aiutarli a riprendersi da quell’esperienza così scioccante e traumatizzante.

Il fratellino di 4 anni era quello che destava maggiori preoccupazioni, infatti faticava addirittura a camminare ed è stato costretto a seguire un percorso di fisioterapia.

L’uscita dall’ospedale

Il 6 luglio, dopo un lungo percorso psicofisico e terapeutico, i due bambini hanno lasciato l’ospedale e sono stati trasferiti in una Casa Famiglia. Come ha specificato il personale dell’Umberto I il bambino di 4 anni “è stato sottoposto a un delicato intervento in Neurochirurgia Pediatrica per ridurre delle raccolte ematiche, causate dalle percosse subite negli anni, che pressavano sul suo cervello e ne compromettevano la vista e altre funzioni”.

I due bambini ora sono adottabili e il personale del Policlinico, augurando loro una buona vita, li ha voluti salutare così: “Auguriamo ai nostri due angioletti di avere presto una famiglia che li ami incondizionatamente e che garantisca loro un futuro ricco di amore, gioie e soddisfazioni.

Dopo quello che hanno passato nei primi anni di vita, nessuno lo merita più di loro. Ringraziamo di cuore tutti i medici, infermieri, volontari e personale che gli ha dedicato tutta la professionalità e l’amore possibili e hanno reso possibile questo lieto fine”.

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