Contrarre il virus, combatterlo e uscirne con il sorriso sul volto. E’ accaduto al Moscati

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Un virus a tratti sconosciuto, che ha trasformato le nostre vite. Ha sollevato tante questioni importanti. E ci ha resi tutti un pò più simili, anche se in tanti non se ne sono resi conto

Momenti di gioia nella terapia intensiva del Covid Hospital dell’Azienda Moscati per due pazienti che hanno lasciato ieri pomeriggio il reparto.

Si tratta di Sabino De Venezia, 61enne di Atripalda (Av), e di Salvatore Del Vecchio, 50enne di Monteforte Irpino.

Il primo è stato trasferito in un vicino centro di riabilitazione, l’altro, che necessita ancora di qualche giorno di monitoraggio, è stato trasferito nell’Unità operativa non Covid di Medicina generale del plesso ospedaliero di Solofra.

Abbiamo vissuto momenti difficili. Tra paure, dubbi, persone che urlavano a distanza ravvicinata: “il virus non esiste è una globale presa in giro”. Eppure in tanti hanno perso la vita. In tanti hanno perso la presenza fisica di persone care.

In troppi si sono sentiti impotenti, di fronte non solo al virus ma anche al contagio che da esso deriva e al conseguente isolamento.

Impotenti perchè in questi duri mesi, stare vicini alle persone care, ricoverate con la covid, se non tramite la tecnologia, era impossibile.

Quindi non solo la malattia ma anche la solitudine (che sappiamo essere quanto di più difficile possa attraversare e vivere un essere umano, abituato al calore della propria famiglia).

Oggi poter avere la testimonianza di chi il virus lo ha vissuto è fondamentale ed è anche essenziale sentire la voce dei professionisti sanitari che in questi mesi tra tante difficoltà hanno dovuto lottare con un nemico, per tanti versi, sconosciuto.

«Entrambi, risultati negativi già da un paio di settimane al nuovo Coronavirus – racconta Angelo Storti, responsabile dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera Moscati -, sono stati prima estubati e poi, gradualmente, sono stati adattati alla respirazione spontanea. Il sorriso che riceviamo al momento del risveglio dei pazienti che riescono a sconfiggere questo maledetto virus è per noi operatori un’emozione indescrivibile».

Il 61enne atripaldese era ricoverato dal 14 aprile scorso ed era stato trasferito in terapia intensiva il 17.

Del Vecchio, invece, era ricoverato dal 25 marzo ed era entrato in terapia intensiva il 6 aprile.

A loro i migliori auguri di una pronta ripresa e un veloce ritorno alle proprie vite dalla redazione di questo quotidiano.

Pazienti dimessi

Al Covid Hospital dell’Azienda Moscati risultano ricoverati 15 pazienti, 5 dei quali in terapia intensiva. Nella giornata di ieri sono stati dimessi un 52enne di Montoro (Av) e una 55enne di Aiello del Sabato (Av).

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Giovanna Giaquinto

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