“Noi residenti portiamo pochi voti per questo non ci ascoltano” protesta dei cittadini per la movida

Dopo le rimostranze dei residenti di santo Spirito arrivano le proteste dei residenti del quartiere di Sant’Ambrogio per la cosiddetta “movida selvaggia” specialmente nei fine settimana, che vuol dire schiamazzi fino a tarda notte e nessuna regola imposta dalla fase 2 post lockdown.
Manuela Vannozzi, presidente del comitato “Ma noi quando si dorme” dichiara esasperata alla stampa: “Abbiamo perso la speranza, sono anni che denunciamo una situazione di degrado crescente, specialmente la notte, con grida e schiamazzi fino a tarda notte, senza che nessuno si occupi di tutelare, oltre al ‘diritto al divertimento’, i diritti dei residenti, in primis quello al riposo. Noi residenti portiamo pochi voti, per questo forse non ci considerano. Di fronte ai locali succede di tutto, senza il minimo rispetto. Certo però non ci aspettavamo che dopo il ‘lockdown’ si scatenasse questo ‘liberi tutti’, senza alcun controllo. Evidentemente i gestori dei locali portano più voti e l’amministrazione lascia che facciano ciò che vogliono”, aggiunge Vannozzi.

Dalla sua pagina faceboook il comitato ha così scritto una nuova lettera, indirizzata al sindaco al prefetto e al questore, nella quale oltre a segnalare il rumore continuo si fa presente che nel corso della movida fiorentina le norme anti covid dalla fase 2 non vengono minimamente prese in considerazione.
“Adesso Basta! Non ce la sentiamo di dire niente sulla scelta discutibile della concessione gratuita del suolo pubblico ai locali di somministrazione, nonostante la privazione di numerosi posti auto per i residenti. Abbiamo pensato che fosse giusto dare la possibilità di una ripartenza in sicurezza alle attività. Adesso ci sentiamo di dire che abbiamo sbagliato a stare zitti, dopo aver visto quello che è accaduto negli ultimi giorni”, si legge nella lettera.
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