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“ Il ministro Cingolani non ha mai mostrato alcun interesse per Piombino”

Pubblicato il 20 Giugno, 2022

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Unione Comunale PD Piombino.

Il ministro Cingolani, durante i suoi due anni al Ministero della Transizione Ecologica (MITE) non ha mai mostrato alcun interesse per Piombino. Non è mai venuto in città né, a quanto ci risulta, ha mai mostrato una particolare attenzione per i SIN (Siti di Interesse Nazionale,
dunque di sua specifica competenza).
Poi si trova di fronte alla necessità di piazzare un rigassificatore e si ricorda che esiste Piombino, una città colpita dalla crisi della siderurgia, la cui unica fortuna è un porto, faticosamente realizzato, con fondali a 20 metri.
Quindi chiede a questa città, impoverita dalla crisi, trascurata per anni dal governo, nientemeno che di salvare l’Italia.


Di fronte a queste parole, che di per sé suscitano un certo stupore, dobbiamo tentare di essere razionali e realisti. Quindi ci limiteremo a dire che l’intervista rilasciata dal ministro al Tirreno contiene alcuni problemi che meritano, quantomeno, un chiarimento.

  1. Sugli sversamenti non c’è chiarezza: quello che dice il ministro nell’intervista al Tirreno, cioè che il sistema immette in mare solo acqua fredda, non è, a quanto ci risulta, la stessa cosa detta da SNAM durante la riunione a Firenze e in precedenti incontri tenuti a Piombino.
  2. Il ministro, nell’intervista di stamattina, non ha escluso esplicitamente la futura collocazione in mare. Questa ipotesi è davvero e definitivamente fuori dal campo?
  3. Il governo ha investito su questo progetto 330 milioni di euro per l’acquisto della nave. Sarà costruita una tubazione di 6 km e anch’essa avrà un costo. Siamo sicuri che questo investimento sarà giustificato da una presenza in porto di soli due anni? Dopo che ne faremo della nave? Esiste già un progetto in questo senso?
    Questi dubbi, da soli, sarebbero sufficienti a confermare la nostra contrarietà. Veniamo ora al capitolo delle cosiddette compensazioni.
  4. L’attenzione che il ministro promette per questo territorio è condizionata all’arrivo della Golar Tundra? Se per qualche imprevedibile evento la Golar Tundra non
    dovesse arrivare, l’attenzione sarà confermata o si tratta di una logica di mero
    scambio?
  5. Alcuni dei problemi vecchi e nuovi da affrontare, ad esempio il completamento delle
    infrastrutture e del porto, non sono di diretta competenza del MITE, ma coinvolgono il Ministero dei Trasporti, il MISE ecc. Gli altri ministeri sono coinvolti? Sono disponibili a garantire le risposte di loro competenza? Il Ministro Cingolani parla a nome del governo o solo per il suo Ministero?
  6. Il Governo si dice intenzionato a ricorrere a procedure di emergenza per imporre ad una città un impianto al quale la grande maggioranza dei Piombinesi è radicalmente contraria. È disposto ad utilizzare simili procedure di emergenza per risolvere i problemi e fare, finalmente, partire le ruspe, oppure dobbiamo credere al solito impegno sulla carta, del quale sono già pieni i cassetti del Comune? Una volta evidenziati tutti i dubbi e le zone d’ombra ci si pone un problema ulteriore, che riguarda noi, ma soprattutto la giunta Ferrari.
    Quali priorità individuiamo per questa città? Come costruiamo una piattaforma di rivendicazioni su cui confrontarsi con il governo? Ci interessa, ad esempio, un piano per la produzione di energia pulita da implementare nelle aree dismesse dalla siderurgia? Perché non si sostengono politiche coerenti con una visione green, come l’efficientamento energetico degli edifici pubblici o le comunità energetiche?
    Questo tassello manca dal mosaico in modo clamoroso e non manca da quando è in ballo il rigassificatore, ma da molto prima.
    La protesta contro il rigassificatore è giusta, ma il governo della città non può esaurirsi in questo.
    Unione Comunale PD Piombino

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