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reddito di cittadinanza

In carcere, ma percettore di Reddito di Cittadinanza: la truffa in provincia di Latina

L’uomo, coinvolto tra le altre cose nell’indagine sulle intimidazioni per l’assegnazione del primo chiosco sul lido di Latina, non avrebbe comunicato all’Inps il suo stato di carcerato ottenendo comunque il sussidio

Pubblicato il 9 Febbraio, 2024

Nel contesto dell’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia che ha gettato luce sulla gestione controversa dei chioschi sul lungomare di Latina, un particolare caso ha attirato l’attenzione delle autorità. A. J., già coinvolto nelle attività dello spaccio, è stato denunciato dai Carabinieri per una presunta frode legata al reddito di cittadinanza.

Il Doppio Status: Detenuto e Percettore di Reddito di Cittadinanza

La denuncia contro l’uomo si basa sulla mancata comunicazione del suo status di detenuto e pregiudicato. Il trentenne latinense, coinvolto nella recente operazione antimafia, è stato accusato di non aver informato le autorità del suo stato di detenuto mentre la sua famiglia continuava a percepire il reddito di cittadinanza in misura superiore a quanto dovuto.

Il Passato e l’Ordinanza di Custodia Cautelare

Con un passato segnato da rapine, e la sua figura è emersa durante l’indagine che ha portato all’operazione antimafia. La scorsa settimana, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli investigatori lo ritengono coinvolto nella gestione di uno spaccio nella zona dei quartieri Q4 e Q5, fornendo sostanze stupefacenti anche a giovani non ancora maggiorenni.

Il Danno al Sistema del Reddito di Cittadinanza

La denuncia dei Carabinieri mette in luce un possibile abuso del sistema del reddito di cittadinanza per cui, pur essendo detenuto, avrebbe permesso alla sua famiglia di ricevere un sostegno finanziario maggiore di quanto dovuto. Un caso che solleva interrogativi sulla necessità di migliorare i controlli e la trasparenza nella gestione dei benefici sociali.

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