Incendio di Nantes: indagine con molti dubbi e incertezze

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Giorni dopo l’incendio nella cattedrale di Nantes, l’indagine presenta ancora tante incertezze quanto l’origine del disastro che rimane inspiegabile, dopo il rilascio del primo e unico sospettato domenica sera. Le indagini della polizia giudiziaria continuano, mobilitando esperti di polizia scientifica e tecnica per cercare di determinare l’origine dell’incidente. L’indagine è stata aperta per “incendio doloso” ma pare che in via ufficiosa non sia del tutto esclusa l’ipotesi del guasto elettrico.

Il 39enne di orgiine ruandese, che è stato preso in custodia dalla polizia sabato , è stato rilasciato domenica sera, L’uomo lavora nella diocesi e nei suoi confronti non è stato messo in atto alcun procedimento giudiziario.

Il procuratore aveva annunciato in precedenza l’arresto di un sospettato “responsabile della chiusura della cattedrale venerdì sera”. Gli investigatori volevano quindi capire i movimenti di questa persona e hanno ascoltato il ruandese sulla chiusura della cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul ma “Qualsiasi interpretazione che potrebbe implicare il coinvolgimento di questa persona nei fatti è prematura e affrettata”, ha avvertito subito il procuratore di Nantes Pierre Sennès già la domenica mattina.
Lo stesso avvocato dell’uomo aveva dichiarato che nello stato della procedura “non esisteva alcun elemento che collegava direttamente il suo cliente al fuoco nella cattedrale”.

L’uomo è stato definito dall’organista della cattedrale, Michel Bourcier, estremamente gentile, cortese, attento e di infinita gentilezza.
Le prime osservazioni condotte nell’ambito dell’indagine per “incendio doloso” nella cattedrale non hanno permesso di trovare tracce di irruzione, dichiara Pierre Sennès e aggiunge: “Non abbiamo trovato alcun segno di furto con scasso negli ingressi esterni. Sono stati individuati tre punti di partenza del fuoco nella cattedrale e a una distanza sostanziale l’uno dall’altro. Uno degli incendi è stato localizzato a livello del grande organo, che è stato devastato dal fuoco.”

Il Ministro della Cultura, Roselyne Bachelot, ha confermato che lo Stato si impegnerà per la ricostruzione della cattedrale. “Tutti si sentono toccati nel profondo del cuore La qualità del patrimonio francese comporta un notevole sforzo finanziario e lo Stato sarà ovviamente presente per un’operazione che sarà inevitabilmente lunga”, precisando però che “alcune cose sono irrecuperabili”

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Redazione Prato

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