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Israele, si dimette il capo dei servizi segreti: “Non abbiamo rispettato il nostro compito”

Pubblicato il 22 Aprile, 2024

Ha ammesso i propri errori. Si è assunto la responsabilità di quel che avrebbe dovuto scongiurare. Il capo dei servizi segreti israeliani si è dimesso.

Aharon Haliva e gli uomini da lui diretti si sono fatti sorprendere dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, il più grave subito da Israele dai tempi della Shoah.

Una strage che poteva essere evitata e che ha dato il via alla guerra in Medioriente che tiene cil mondo col fiato sospeso.

L’esercito israeliano con una nota ha riferito che il capo di Stato Maggiore, ringraziandolo per il servizio, ha accettato le dimissioni.

“Non abbiamo rispettato il nostro compito. Da allora mi porto dietro quel giorno nero, giorno e notte. Porterò per sempre con me il terribile dolore della guerra”, ha scritto Haliva in una lettera al capo di Stato maggiore, chiedendo, però, l’istituzione di una commissione d’inchiesta.

E’ il primo pezzo da 90 dei vertici israeliani che si dimette da quel maledetto giorno di morte (1.200 vittime), rapimenti (250 ostaggi), terrore.

Il generale si era già assunto la responsabilità degli errori commessi circa una settimana e mezza dopo lo scoppio della guerra.

Nella lettera al tenente generale Herzi Halevi, pubblicata dal quotidiano Ynet,

Haliva non ha specificato in che cosa abbia sbagliato.

Israele

Non è chiaro quando le dimissioni diverranno operative, visto che al momento Haliva sembrerebbe destinato a rimanere nel ruolo fino alla nomina di un sostituto. Le dimissioni di Haliva potrebbero creare le premesse affinché altri vertici della sicurezza israeliana si assumano la responsabilità per non aver impedito l’attacco e si dimettano.

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