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Catania, controlli della Polizia contro la dispersione scolastica

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Nei giorni scorsi la Polizia di Stato, in particolare, personale del Commissariato Librino diretto dal Vice Questore dott. Alessandro Beretta, ha eseguito controlli volti a contrastare il dilagante fenomeno della dispersione scolastica, con particolare riferimento a risaltare responsabilità in capo a chi esercita potestà genitoriali non consentendo ai minori di frequentare la scuola senza giustificato motivo o impiegandoli in attività lavorative non previste per la loro età.

Per tale ragione si è reso necessario dare particolare impulso a questo tipo di controlli d’intesa con l’Autorità Giudiziaria minorile e in particolare col Tribunale dei minori, anche allo scopo di attivare una rete di collaborazione con tutti i soggetti in qualche modo coinvolti, allo scopo di arginare situazioni di disagio o di devianza minorile.

Tale azione rientra in un piano strategico di contrasto alla povertà educativa, substrato della devianza criminale.

Nella prima fase dei controlli, che ha richiesto la collaborazione da parte dei Dirigenti scolastici, attualmente, sono stato accertati 11 casi (2 di 12 anni, 3 di 15 anni, 2 di 10 anni, 3 di 7 e uno di 8) di ragazzi che non frequentano le scuole primarie e primarie di secondo grado con responsabilità in capo ai propri genitori.

Alla luce di quanto accertato, 15 genitori sono stati indagati in stato di libertà per il reato previsto dall’art. 731 codice penale che punisce chiunque, rivestito di autorità incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione prevista dalla normativa vigente.

A seguito di quanto accertato e a tutela dei minori, sono stati informati oltre alla Procura della Repubblica anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori e il Tribunale dei minori.

Ulteriori controlli, volti alla tutela dei minori, hanno consentito di sanzionare amministrativamente (articoli 65 c. 2 e 3  e 67 c. 1 e 5 del codice della strada) il fratello maggiorenne di un minore di anni 13 poiché, in zona Villaggio Zia Lisa, gli lasciava condurre il calesse, privo della targa che il Codice della Strada, all’art. 67, prevede come obbligatoria.

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Redazione Catania

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