« Torna indietro

Migranti sbarcati a Pozzallo, Coronavirus: 11 positivi ai test

L’assessore Razza a Lampedusa per l’emergenza migranti

Pubblicato il 4 Agosto, 2020

L’emergenza migranti a Lampedusa: l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, interviene nell’isola. “C’è un’emergenza nell’emergenza. Quella sanitaria legata alle presenze di così tanti migranti in Sicilia. Il governo della Regione sta lavorando alacremente per dar sicurezza ai cittadini siciliani e ai cittadini che si recano nella nostra regione per motivi di turismo”. Lo ha detto l’assessore regionale siciliano alla Salute, Ruggero Razza, che da stamani si trova a Lampedusa per seguire da vicino l’evolversi dell’emergenza migranti.

“Qui a Lampedusa realizziamo una struttura dedicata per i tamponi, realizziamo un laboratorio perché possano essere immediatamente processati sull’isola. Facciamo tutto quello che si deve dal punto di vista sanitario per dare il massimo della serenità a tutti coloro che vivono in Sicilia e a coloro che vengono in Sicilia per ragioni di svago in un mese così importante per l’economia siciliana com’è quello d’agosto”, ha aggiunto Razza. Ad accompagnarlo, accolto dal sindaco di Lampedusa Totò Martello, Guido Bertolaso, che sta seguendo per la presidenza della Regione la fase post lockdown, il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, e la manager dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni.
Nel corso della visita si è svolta anche una ricognizione nel poliambulatorio dell’isola: è uno dei siti  che potrebbero ospitare il nuovo ospedale delle Pelagie che il governo regionale intende realizzare.
Il sopralluogo proseguirà con una visita all’Hotspot

L’assessore regionale (https://www.facebook.com/photo?fbid=1189879258057279&set=pcb.1189894551389083)

Il punto di vista di Mediterranea Saving Humans

“Al ministro degli Esteri e al presidente del Consiglio che invocano a gran voce un cambio di passo nella gestione migratoria ricordiamo una cosa tanto chiara quanto evidente. L’unico cambio di passo possibile è cancellare gli accordi criminali con la Libia e attivarsi per garantire il rispetto dei diritti umani e, al più presto, per l’apertura di corridoi umanitari. Il COVID-19 non può essere una scusa per rinunciare alla nostra civiltà giuridica né ai principi della nostra costituzione. Chi scappa da guerra e torture va aiutato, non respinto”, scrivono i responsabili di Mediterranea Saving Humans, organizzazione no profit. Molte le prese di posizione pure di Arci immigrazione, che vorrebbe un cambio di passo da parte delle istituzioni, comprese quelle regionali siciliane, come approccio al problema.

About Post Author