Le opere di Aldo Moro per la prima volta in digitale e aperte a tutti

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Le opere di Aldo Moro per la prima volta in digitale e aperte a tutti.

L’Università di Bologna prende parte al progetto dell’Edizione nazionale delle opere di Aldo Moro, un’iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali, avviata nel 2016, con l’obiettivo di proporre un’edizione critica, filologicamente avvertita e annotata, dei testi editi e inediti di Aldo Moro. L’obiettivo è quello di fornire non solo un prodotto culturale universalmente fruibile dai cittadini, ma anche un nuovo standard per la ricerca nazionale e internazionale sulla comunicazione politica.

Un lavoro che vede integrarsi, in modo coordinato e sinergico, le conoscenze scientifiche, il know-how tecnico, i servizi e le infrastrutture esistenti in Ateneo necessarie alla realizzazione dell’Edizione digitale.
Nel team dell’Alma Mater, i ricercatori del Digital Humanities Advanced Research Centre (DH-ARC) del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, guidati dalla prof.ssa Francesca Tomasi e dal Prof. Aldo Gangemi, forniscono le competenze scientifiche necessarie alla realizzazione di modelli per l’annotazione critica dei testi secondo lo stato dell’arte di standard internazionalmente condivisi e lo sviluppo della piattaforma web per la fruizione dell’edizione digitale, mentre le ricerche nell’ambito delle applicazioni software per l’annotazione e la codifica documentale, coordinate dal prof. Fabio Vitali del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria (DISI), hanno fornito l’ambiente di annotazione testuale assistita utilizzato dagli esperti. Il TEMPLA del Dipartimento di Storia Culture e Civiltà ha messo a disposizione l’expertise e la tecnologia per l’acquisizione digitale e il riconoscimento automatico dei caratteri di testi a stampa.
Saranno, inoltre, fondamentali le infrastrutture per la conservazione e pubblicazione di documentazione digitale, nell’ambito dei servizi di Digital library dell’Area Biblioteche e Servizi allo Studio, in grado di assegnare alle risorse digitali identificatori persistenti e di effettuare il deposito legale presso Magazzini Digitali, grazie alle convenzioni in essere con CRUI-DataCite e le Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e Firenze. 

Per lavorare al progetto sono stati finanziati dall’Edizione, grazie ad una convenzione promossa dal Sistema Bibliotecario di Ateneo due assegni di ricerca conferiti ai dott. Francesco Paolucci e Sebastian Barzaghi per l’elaborazione del modello dei dati e lo sviluppo della piattaforma web. Sono stati inoltre attivati 6 tirocini curricolari per gli studenti del corso Digital Humanities and Digital Knowledge e di Italianistica che avranno la possibilità di partecipare alla realizzazione dell’Edizione digitale. Le studentesse Giulia Massimino e Ariele Santello stanno già collaborando alle attività di progetto.

Il Comitato scientifico del progetto è presieduto dal prof. Renato Moro, nipote di Aldo Moro e docente presso l’Università degli Studi Roma Tre, ed è costituito da molti docenti e studiosi di enti e università italiane, tra cui il prof. Paolo Pombeni, emerito dell’Alma Mater, e la prof.ssa Maria Salvati che ha insegnato Storia contemporanea in Unibo fino al 2013. 
I dettagli del progetto con le varie fasi di realizzazione sono presentati sul sito dell’Edizione Nazionale delle Opere di Aldo Moro.

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Redazione Bologna

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