“L’italiano si impara attraverso l’arte, la lirica, l’enogastronomia”

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E’ l’arte che traghetta. Si sono lasciati trasportare dalle note della lirica, che qua a Macerata ha una lunga tradizione, hanno selezionato incantati le opere d’arte che riempiono la regione e si sono cimentati nella conoscenza della nostra ottima enogastronomia.

Andrea Severini e Marina Ferrante hanno semplicemente messo ordine alla miriade di idee che possono sorgere in una terra così bella e solitaria come le Marche e hanno deciso di insegnare l’italiano in un modo diverso.

“L’idea me l’ha suggerita tempo fa uno dei miei fratelli che insegna al Conservatorio di Pesaro – ci spiega Marina, che di Italiano & Co è la direttrice – E così mi sono detta: perché non insegnare la nostra meravigliosa lingua attraverso i libretti delle opere? Certo che non facciamo studiare quella lingua aulica! E comunque il corso classico di italiano lo facciamo sempre, alla base! Ma contrapporre i due linguaggi, immergere i nostri studenti nella cultura e nell’atmosfera dei tempi ci permette di tenere alta la loro attenzione e stupirli con cose nuove”.

“Passano a Macerata almeno 20mila persone all’anno interessate allo Sferisterio – chiosa il presidente della Scuola, Andrea Severini – E’ la nostra eccellenza. Dall’Australia ci arrivano studenti che sono cantanti lirici. Uno è stato ammesso di recente al Maggio fiorentino. Questi risultati ci danno il coraggio che serve a fare cose diverse”.

Formano cinesi, che qua a Macerata arrivano in massa, tedeschi e giapponesi anche attraverso l’Arte, grazie a una collaborazione con l’Accademia. Le aule della Italiano & Co sono sempre un crocevia internazionale: si può incontrare, com’è avvenuto pochi giorni fa, un attore delle fiction tedesche o un regista brasiliano o uno studioso cinese.
La genialità, ad Andrea e Marina ma anche alle insegnanti Silvia Cipriani e Giulia D’Amico, non manca.

La Scuola fornisce sia semplici attestati di frequenza per corsi brevi e preparatori sia le certificazioni, fino al C2, che permettono poi agli stessi studenti stranieri di fare gli insegnanti in Italia. “E’ come è successo per Xie, che è un caso unico di merito: è diventato insegnante di pittura non in una scuola privata, ma proprio all’Accademia, che è pubblica. Un motivo di nostro orgoglio”.

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Redazione Civitanova

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