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L’ospedale di Piombino cresce grazie agli investimenti e all’integrazione tra le attività

Pubblicato il 3 Febbraio, 2021

La ASL non ci sta e sottolinea che il territorio di Piombino è stato ed è tutt’ora oggetto di costante interesse e di investimenti.

Per quanto riguarda l’ospedale “Villamarina”, come evidenziato nell’ultimo monitoraggio del 21 gennaio scorso presentato anche alla conferenza dei sindaci, gli interventi organizzativi e i progetti strutturali hanno portato ad un significativo miglioramento di molti aspetti.

Andando con ordine.

“E’ stato effettuato un rilevante investimento sulle sale chirurgiche, che sono state completamente rinnovate sia negli arredi che nelle attrezzature, con nuovi letti operatori, nuove lampade scialitiche, autoclavi per la sterilizzazione e via dicendo per un importo complessivo di 700mila euro”. Maria Letizia Casani, interviene facendo chiarezza su quello che è stato fatto per rafforzare l’ospedale di Piombino.

“Legato a questo miglioramento degli ambienti c’è un dato che costituisce un indicatore di efficienza dell’ospedale: il significativo aumento dell’attività delle sale operatorie, che negli ultimi tre mesi del 2020 ha fatto registrare una percentuale di utilizzo pari all’83% (mese di ottobre), 87% (novembre) e 86 % (dicembre), mentre nei primi mesi dell’anno si attestava intorno al 60% e nell’anno precedente era ancora più bassa. La percentuale dell’ultimo periodo, a Piombino, è superiore a quella media aziendale.

Gli importanti investimenti, anche nell’organico (con l’arrivo di due chirurghi), nonostante le forti difficoltà nel reclutamento, si vanno a sommare ad un’efficace integrazione tra gli ospedali di Cecina e Piombino, che costituiscono un unico presidio, ed alla crescente capacità di programmazione degli interventi chirurgici”.

“In generale, come ormai noto – continua il direttore generale –  in tutti gli ospedali a seguito dell’emergenza Covid si sono ridotti in maniera significativa gli interventi chirurgici.

Grazie alla gestione unitaria della programmazione chirurgica e attraverso l’interscambio di operatori e l’aumento dell’organico, a Piombino è stato invece possibile mantenere inalterato il numero di interventi chirurgici (1622 nell’anno 2020), in controtendenza, a fronte di una fisiologica riduzione del 24% degli interventi a livello aziendale”.

“E’ importante anche sottolineare che è già operativo il percorso omogeneo e integrato tra Cecina e Piombino dedicato alla gestione delle patologie tempo-dipendenti come l’ictus e l’infarto.  E’ stata inoltre attivata una pronta disponibilità medica e la formazione per il personale infermieristico per una gestione sempre più adeguata del paziente in dialisi ed è stato sviluppato il percorso per i pazienti diabetici e con patologie respiratorie”.

“Da evidenziare che da alcuni mesi l’attività di laboratorio per esterni è stata riportata da Livorno a Piombino, con un incremento dell’attività anche in questo importante settore”.

“Per quanto riguarda il personale, complessivamente a Villamarina gli organici del comparto sono aumentati di 27 unità di personale: 23 operatori socio sanitari (OSS) e 4 infermieri in più (22 infermieri assunti in sostituzione di 18); la ricerca del personale infermieristico sta comunque continuando per raggiungere l’obiettivo di 12 ulteriori nuovi assunti”.

“Sul fronte degli interventi strutturali circa 5 milioni e 700mila euro sono destinati all’adeguamento del Pronto Soccorso ed altri 530mila euro alla ristrutturazione  del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, entrambi previsti nel 2021.

Per quanto concerne le tecnologie sanitarie – oltre alle attrezzature per le sale operatorie –  per la zona Valli Etrusche sono stati acquistate anche nuove apparecchiature radiologiche, nuovi sistemi radiologici portatili digitali e alcuni defibrillatori”.

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