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Mai più fascismi, Landini: "costruire una rete antifascista e democratica che sia continentale"

Mai più fascismi, Landini: “costruire una rete antifascista e democratica che sia continentale”

Pubblicato il 17 Ottobre, 2021

La manifestazione è finita ora, ore 17 e 11. Erano circa duecentomila. La manifestazione Mai più fascismi è stata indetta dai sindacati: si è svolta oggi in piazza San Giovanni a Roma. E’ la risposta all’attacco neofascista, che lo scorso sabato ha colpito la sede della Cgil. Sorridente, corale, decisa risposta.
Queste le parole di Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil: “E’ necessario costruire una rete antifascista e democratica che sia continentale. La democrazia non si esporta con le guerre, ma con il lavoro e i diritti. Ci hanno attaccato proprio per il ruolo che i lavoratori sono stati in grado di svolgere sempre nella storia”. E ancora: “Questa bellissima piazza parla a tutto il Paese. E’ una piazza davvero stupenda, è molto bello parlare qui a voi, ma anche a chi non è qui” (aggiornamento tre ore fa).

Landini torna indietro nel tempo: “Il 16 ottobre del 1945 ci fu il rastrellamento del Ghetto ebraico. Di otre mille persone deportate, soltanto 16 sopravvissero ai Campi di sterminio: è necessario che Roma dedichi un luogo a quel ricordo, in maniera tale che resti indelebile nella storia del nostro Paese”. Dichiara: “Questa piazza rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare questo Paese, che vuole chiudere la storia di violenza politica che colpisce tutta la società. Essere antifascisti, lo si è per garantire la democrazia di tutti e i principi della nostra Costituzione”. Perché “L’attacco al sindacato, alla Cgil, è un attacco alla dignità di tutto il Paese. Siamo qui per difendere ed estendere la democrazia nel nostro paese e in Europa”.

In piazza non mancavano: Susanna Camusso, Nicola Zingaretti, Enrico Letta e Roberto Gualtieri. E ancora: Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Massimo D’Alema.

Ma non si è trattato di una manifestazione di parte. Ha affermato Landini: “No, questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema. L’attacco alla Cgil, l’attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno, ma per difendere la democrazia e per estenderla”.

E’ stata percorsa in discesa via Merulana; poi viale Manzoni e via Emanuele Filiberto. Alle ore 13 e 30, il corteo è arrivato in piazza San Giovanni. Davanti a tutti c’era il servizio d’ordine, composto dagli operai della Fiom.
Il Segretario generale Cisl Luigi Sbarra ha menzionato “Gli ultimi attacchi vergognosi” ai danni della senatrice Liliana Segre: applauso consapevole della piazza. Sbarra ha sottolineato: “Si proceda immediatamente allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste. L’arco costituzionale sia unito in questa determinazione, un passo diverso, anche se sappiamo che altri cercheranno di portare avanti posizioni simili”.

In sintesi, “Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile del 1945”, si legge nel grande stendardo esposto al centro del corteo della Cgil.

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