Mestre, “Sotto le stelle a parlar di Veneto”: regate e regatanti

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A Forte Marghera ospiti i fratelli Giorgio e Maurizio Crovato che della voga e delle imbarcazioni hanno fatto una passione

Venerdì 2 ottobre settimo appuntamento della rassegna “Sotto le stelle… a parlar di Veneto” promossa dal Consorzio del Decumano

Fa tappa a Mestre la rassegna, promossa dal Consorzio delle Pro loco del Decumano, e dedicata alle tradizioni del Veneto. Venerdì 2 ottobre, presso la sala conferenze della Fondazione Forte Marghera, si parlerà del filo rosso umile, semplice, discreto e sfuggente che accompagna la vita lagunare spaziando sulle varie epoche e superando mode e progresso: la voga alla veneta, praticata in laguna di Venezia ed a Mestre da secoli e ancora viva e attuale. A parlane saranno i fratelli Giorgio e Maurizio Crovato che vivono a Venezia e che della voga e delle imbarcazioni ne hanno fatto una passione che ha condizionato la loro vita.

Si voga e si vogava per vivere, per pescare, per comunicare, per commerciare, per lavorare e per divertirsi. È così naturale che la voga sia alla base delle attività quotidiane e festive che accade che non venga mai considerata in quanto tale.

“Mestre, per sua collocazione e struttura, è una città d’acqua – ricorda il presidente Giampaolo Rallo – storicamente solcata o attorniata da vari corsi d’acqua come il Musone, i rami del Brenta, il Marzenego-Osellino e le sue due derivazioni (Ramo delle Beccarie e Ramo delle Muneghe), il Canal Salso o Fossa Gradeniga, il Dese, lo Zero ed il Sile; è la città che ha prosperato fin dall’antichità con gli scambi tra Terraferma e Venezia ed è stata sede di empori, mercati, stazioni di posta, stazzi, squeri, piccoli porti con rive e banchine, il tutto  finalizzato a coniugarsi economicamente e socialmente con la capitale della Repubblica, ovvero Venezia. Infatti, è proprio qui che è nata e si è consolidata una particolare comunità che faceva delle imbarcazioni e della voga un uso continuo e determinante legato proprio alla capitale; la classe sociale che si è venuta a formare verrà riconosciuta e normata dalla Serenissima e dal Regno Lombardo-Veneto diventando una vera e propria categoria socio-economica che concorrerà in qualche maniera a mantenere in auge la voga proprio a Mestre. I gruppi sportivi che si vanno via via creando e che tutt’ora operano con passione agonistica ne sono la più evidente testimonianza”.

Inizio ore 21, ingresso libero su prenotazione (mail prolocomestre@gmail.com). 

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Paolo Favaretto

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