Dopo i tanti episodi avvenuti nel corso dell’estate, è mistero in città per un altro episodio di violenza. Ancora una vicenda che sottolinea il degrado e la pericolosità a cui si è costretti ad assistere nel centro di Lecce, nel bel mezzo della movida del capoluogo salentino. Poco dopo la mezzanotte di ieri, infatti, un 33enne pakistano è stato ritrovato riverso per terra sugli scalini del Convitto Palmieri, in pieno centro, ed è stato trasportato in Ospedale per evidenti ferite, anche da taglio, rimediate alla testa ed alla mano. Secondo le prime indagini queste ferite sono state causate da una colluttazione con un altro straniero. Il malcapitato 33enne, protagonista dell’aggressione, è stato poi dimesso poco dopo dal Fazzi con una prognosi di dieci giorni.
Sul posto dell’episodio, che desta ancora un certo mistero in città, è intervenuta una volante della Polizia di Stato che poi ha ascoltato la testimonianza del giovane. Secondo quanto raccontato dall’aggredito, la colluttazione sarebbe nata nei pressi della stazione ferroviaria e sarebbe stata scatenata da un suo tentativo di difendere un’amica da una rapina. Un nigeriano, infatti, avrebbe cercato di rubare il telefonino alla ragazza in questione. Sarebbe stato lo stesso nigeriano, poi, a picchiarlo e a mandarlo in ospedale. Gli agenti, ora, stanno cercando dei riscontri al racconto del 33enne. Utili alle indagini e per ricostruire con esattezza quanto accaduto potrebbero essere i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti nella zona.
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