Morte di Laura Ziliani, la Procura: “Sono state le figlie”. Chiuse le indagini

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La Procura di Brescia ha chiuso le indagini sul caso di Laura Ziliani, l’ex vigilessa 55enne trovata morta a Temù lo scorso agosto. La scomparsa della ex vigilessa e impiegata comunale a Roncadelle, venne denunciata dalle figlie alle 11.58 dell’8 maggio scorso, a Temù, in Val Camonica, nella provincia di Brescia, in Lombardia.

Per la Procura non ci sono dubbi, ad uccidere la donna sarebbero state due delle tre figlie e il fidanzato della maggiore, terzetto che nell’ordinanza di custodia cautelare era stato definito come “diabolico”.

L’inchiesta e la ricostruzione del delitto degli inquirenti

L’inchiesta, coordinata dal Pubblico Ministero Caty Bressanelli, è stata chiusa e secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Laura Ziliani sarebbe stata uccisa l’8 maggio scorso. La donna, la sera dell’assassinio, era arrivata da Brescia a Temù per festeggiare proprio con le figlie la Festa della Mamma, quindi sarebbe stata narcotizzata e poi soffocata con un cuscino per essere successivamente sepolta sul greto del fiume Oglio. Solo la mattina seguente, la figlia maggiore chiamò le forze dell’ordine e ne denunciò la scomparsa.

Il ritrovamento del cadavere, l’arresto delle figlie e del fidanzato

Proprio dalla denuncia di scomparsa partirono le indagini e le ricerche “condite” da appelli in lacrime anche tramite la tv. Gli inquirenti datano il momento della denuncia contemporaneo al piano di depistaggio organizzato dal terzetto. L’8 agosto, venne ritrovato il cadavere della donna in avanzato stato di decomposizione. I tre sono in carcere dal 24 settembre scorso e dovranno rispondere dell’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Da quando sono stati arrestati i tre non hanno mai rilasciato dichiarazioni agli inquirenti. 

Il corpo della donna fu recuperato nel fiume Oglio a circa 500 metri più a sud rispetto a dove, nei pressi del torrente Fumeclo, era stata trovata a metà maggio scorso una scarpa da montagna appartenuta a Laura Ziliani.

Cosa accadrà adesso

Dopo che la Procura ha depositato la chiusura delle indagini, con molta probabilità, verrà richiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei tre che, dalla chiusura delle indagini, avranno venti giorni di tempo per l’interrogatorio o per depositare una memoria scritta.

Leggi anche: Il giallo della mail anonima

Il nostro vicino di casa ha preso sulle spalle una signora priva di sensi dalla loro macchina“. Il giorno seguente – si legge negli atti dell’inchiesta – ‘l’anonimo aveva appreso si trattasse della signora Laura Ziliani’.

Foto: profilo facebook

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Redazione Nazionale

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