Quando la professoressa di Italiano ha letto il commento del giovane, lo ha mostrato alla preside che si è rivolta con una lettera ai docenti della scuola.
“Dobbiamo trovare – ha spiegato la dirigente, Mariarosaria Stanziano – le parole per evitare che quella ignobile frase, graffiata su un foglio bianco, passi inosservata. Abbiamo da educatori il dovere di accogliere e rilanciare”.
Purtroppo, rileva la dirigente, le giovani generazioni “Sempre più spesso si mostrano incapaci di raccogliere emozioni, di entrare in sintonia con i drammi dell’altro, di mostrare empatia. È una vera patologia – dice – l’alexitimia, ma se ne parla poco”.
L’interrogativo è se “ha inteso interpretare per iscritto le mille battute caustiche e imperdonabili che rimandano ai forni crematori, alle saponette, al gas letale…; oppure ha usato formule verbali aggressive pari a quei violenti cori da stadio che inneggiano al Vesuvio?”.
«Possibile – si chiede l’europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania – che nessuno provi indignazione di fronte al tema dell’alunno del liceo Archimede di Ponticelli sul giorno della memoria? Il ragazzo andrebbe bocciato senza indugi”.
“È incredibile – aggiunge Martusciello – che nessun consigliere comunale proferisca parola su quanto accaduto. Il sindaco ha forse perso la voce? Chiediamo provvedimenti esemplari. Quel tema è una vergogna nazionale che ci fa rabbrividire”.
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