Nasce a Piombino la qualifica di “Sommozzatore inshore”

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Si è tenuta martedì 6 luglio, la cerimonia di consegna degli attestati di frequenza del corso di “Sommozzatore inshore 4.0” organizzato da Alma Mater e Fism Formazione in collaborazione con Agroittica e finanziato dalla Regione Toscana. 
A seguito dello spostamento degli allevamenti di Agroittica dalle vasche interne al mare, si era reso necessario un corso di formazione per i dipendenti che consentisse loro di avere le necessarie competenze anche in ordine alla sicurezza propria e degli impianti.
Dall’iniziativa piombinese è nata anche una qualifica professionale specifica, prima mai esistita, che adesso potrà aprire le porte di un nuovo mercato a molti lavoratori e altrettante aziende in Toscana. 

“Piombino ha dato prova di sinergia e capacità di collaborazione per raggiungere uno scopo importante – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – e di questo dobbiamo essere molto orgogliosi. Sono sicuro che questa iniziativa andrà a beneficio non solo delle aziende e dei lavoratori di Piombino ma di quelli di tutta la regione. Ancora una volta, le realtà della nostra città sono state pioniere con un’iniziativa che amplia le opportunità del mercato del lavoro, fattore essenziale in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando. Ogni azione volta a potenziare il tessuto economico cittadino non può che essere apprezzata, a maggior ragione visto il legame virtuoso con il mare”.

Il corso è stato realizzato grazie a un bando della Regione Toscana dedicato alla formazione: a partire dalle 177 ore di formazione che costituivano il corso per i quindici dipendenti, la Regione Toscana ha istituito ufficialmente la figura professionale di Sommozzatore inshore. La nuova qualifica apre le porte a un nuovo percorso formativo e, quindi, a un ulteriore sviluppo per il settore ittico. 

“Grazie alla collaborazione delle due agenzie formative – spiega Claudio Pedroni, presidente di Agroittica Toscana – abbiamo innanzitutto risposto a un’esigenza dell’azienda e dei lavoratori in ordine alle nuove tecnologie di allevamento in mare, ma, grazie alla sinergia e alla collaborazione che si è creata, abbiamo potuto contribuire anche alla creazione di strumenti utili allo sviluppo del settore. Da un percorso tutto piombinese ne è nato uno ancora più grande di cui tutti noi siamo molto orgogliosi”.

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Barbara Noferi

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