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Nigeria

Scontri violentissimi dopo Nigeria-Ghana: medico Fifa ucciso

Pubblicato il 30 Marzo, 2022

È finita in tragedia la mancata qualificazione della Nigeria ai Mondiali di Qatar 2022: un medico Fifa addetto all’antidoping è morto in seguito ai disordini scoppiati dopo la partita il 29 marzo ad Abuja. Le indagini sono ancora in corso per chiarire l’accaduto.

Tutto è cominciato dopo che la nazionale di Osimhen, l’attaccante del Napoli, ha pareggiato 1-1 contro il Ghana e dopo 16 anni, per la regola del gol in trasferta (0-0 all’andata), ha mancato l’accesso al torneo iridato. A quel punto la delusione dei tifosi nigeriani si è trasformata in folle violenza e lo Stadio Nazionale di Abuja (tutto esaurito, con 60mila persone sulle tribune) è stato preso d’assalto. Centinaia di tifosi nigeriani hanno cominciato a distruggere e travolgere tutto ciò che capitava loro davanti al grido di «Pinnick must go! Pinnick must go!!» (riferito al presidente della Federcalcio nigeriana Amaju Pinnick) e nel caos ha perso la vita Joseph Kabungo, un medico zambiano addetto l’antidoping.

Gli inquirenti stanno indagando per accertare i fatti. La dinamica della tragedia non è ancora chiara: secondo numerose testimonianze, la vittima sarebbe stata aggredita e calpestata dalla folla; secondo altri gli sarebbe stato fatale un arresto cardiaco dopo lo spavento. Le immagini restano comunque terribili: panchine distrutte, bandierine dei calci d’angolo strappate via, zolle del campo estirpate e, soprattutto, una vittima. Un vero e proprio scenario di battaglia, per disperdere il quale le forze dell’ordine hanno prima effettuato cariche e poi sparato gas lacrimogeno.

È stata la Federcalcio dello Zambia a rendere nota la morte di Joseph Kabungo: “Ufficiale medico Caf/Fifa, era in servizio ad Abuja per la gara di ritorno della gara di playoff tra Nigeria e Ghana, terminata 1-1. Prendiamo atto che è troppo presto per soffermarci sulla causa della sua morte, ma aspetteremo il rapporto completo di Caf e Fifa su ciò che è esattamente accaduto. Era un membro devoto e ampiamente amato della nostra comunità calcistica e il suo contributo è stato grande, avendo anche fatto parte della squadra vincitrice della Coppa d’Africa nel 2012. La sua morte è un’enorme perdita, il dottor Kabungo è stato un amico e confidente di molte generazioni di giocatori e delle loro famiglie”.

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