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Nino D’Angelo torna nella sua San Pietro a Patierno e per l’emozione scoppia in lacrime davanti al murales di Jorit

Un’accoglienza da stadio per il ritorno di Nino D’Angelo nel suo quartiere.

Pubblicato il 25 Giugno, 2021

Ieri Nino D’Angelo è tornato nella sua San Pietro a Patierno per ammirare il murales che Jorit gli ha dedicato. Ad aspettarlo una folla oceanica, un’accoglienza da stadio per uno dei personaggi napoletani più amati dal suo popolo poiché Nino è sempre rimasto un ragazzo del popolo.

Lo dimostra la commozione vera che lo ha fatto scoppiare in un pianto a dirotto, quando ha potuto finalmente ammirare il bellissimo murales firmato dall’artista partenopeo Jorit. “Scusate le mie lacrime– ha poi commentato Nino sul suo profilo Facebook- ma io in quegli attimi ho rivisto la mia infanzia e Gaetano ha prevalso su Nino.. Grazie ancora Popolo di San Pietro a Patierno, quartiere del mio sangue“.

Il murales di Nino D’Angelo pronto da tempo

L’opera in realtà era stata completata tra settembre ed ottobre dello scorso anno, ma la pandemia da Covid-19 bloccò tutto. Dopo la conclusione inoltre il murales fu imbrattato da vernice e comparve anche la scritta “I morti vanno rispettati, non cancellati”.

Subito si è pensato ad una vendetta trasversale della criminalità, dopo la rimozione da parte del Comune di Napoli di murales ed altarini inneggianti a giovani delinquenti deceduti.

Le parole di Nino D’Angelo: “La cultura è importante, bisogna partire da qui per creare lavoro”

Nino D’Angelo a margine dell’intervento ha rilasciato le seguenti parole: “Essere qui dopo 45-50 anni e vedere che tanta gente ti vuole bene, forse significa che qualcosa di buono l’ho fatto. Le mie origini per me sono intoccabili, qua a San Pietro a Patierno ho imparato tutto. Questo quartiere è un’ingiustizia italiana, perché è un muro chiuso da quando sono nato.

Per prima cosa bisogna recuperare la cultura, che io non ho. Secondo me invece nella cultura c’è la chiave, perché tanta gente non sapendo fa quello che dicono gli altri. La gente invece dovrebbe capire come stanno le cose, perché non è stupida. L’ignoranza è una cosa e la stupidità ne è un’altra”.

Anche Jorit ha rilasciato un post sulla sua pagina Facebook, onorando il caschetto biondo più famoso d’Italia: “Viva la musica e viva l’arte popolare. Che emozione, Nino sei il più grande!”.

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