Anche se, con la posa delle recinzioni di ieri, è ormai ufficiale l’avvio del cantiere del nuovo autoporto di San Didero, il movimento No TAV non dà segni di cedimento. Anzi, continua l’appello ai militanti a radunarsi in Val di Susa, a campeggiare nei prati vicino all’acciaieria e a partecipare alle iniziative indette giornalmente.
L’ultima di queste è prevista per il pomeriggio di oggi, 17 aprile. Alle ore 15, in piazza Europa a San Didero, si terrà un incontro aperto con i sindaci di Bruzolo e San Didero e i tecnici No TAV, che informeranno la popolazione sull’effettivo impatto del nuovo autoporto della A32 Torino-Bardonecchia sul territorio e sulla vita in Valle. Si parla qui non solo dell’uso di idranti e lacrimogeni in paese da parte delle Forze dell’Ordine (denunciato in un video degli amministratori locali), ma soprattutto dell’impatto di un cantiere di tali dimensioni in un’area già provata dal punto di vista ambientale.
Ai casi di inquinamento da diossina di qualche anno fa, dovuti alla vicina acciaieria, ora si andrebbero ad aggiungere centinaia di camion di terra che, affermano i No TAV, porterebbero non solo grande inquinamento dovuto ai gas di scarico, ma soprattutto sverserebbero materiale risaputamente tossico. Denuncia infatti il movimento dai suoi canali social, “non siamo disposti a scendere a compromessi sulla nostra salute né ora né mai”.
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