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Non ce l’ha fatta il 23enne investito a Borgo Podgora. E’ morto al Goretti

Il giovane lavorava presso la cooperativa Astrolabio e la sera dell’incidente stava proprio tornando a casa

Pubblicato il 2 Agosto, 2023

Una tragedia purtroppo annunciata quella che ha riguardato un giovane, di appena 23 anni, originario del Bangladesh, morto dopo essere stato coinvolto in un drammatico incidente stradale. Lo scontro fatale è avvenuto giovedì scorso in via Caselli, nelle vicinanze di Borgo Podgora, quando il giovane è stato investito da un’auto mentre pedalava in bicicletta. Nonostante quattro delicati interventi chirurgici eseguiti presso l’ospedale Goretti di Latina, purtroppo il ragazzo non è riuscito a sopravvivere alle gravi ferite riportate. Il suo stato di salute era precipitato rapidamente, portandolo alla triste conclusione.

L’incidente è stato particolarmente drammatico. Il giovane è stato colpito da un’auto guidata da una ragazza che inizialmente si era allontanata dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso. Solo successivamente, rendendosi conto dei danni alla sua vettura, è tornata indietro. Il giovane ciclista, che purtroppo non indossava un gilet catarifrangente, è stato catapultato a diversi metri di distanza dal violento impatto, finendo fuori strada.

Come riportato dai colleghi de “Il Messaggero”. il primo soccorritore è stato un infermiere, Omar Bianconi, che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro. “Quando l’ho soccorso – spiega con voce afflitta – sembrava già senza vita. Aveva una ferita profonda alla zona dei reni e ho iniziato immediatamente a prestarle le prime cure. Ho saputo che il giovane stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro, la sua bicicletta era completamente distrutta. Non ho perso un istante nel cercare di stabilizzarlo in attesa dell’arrivo dei soccorritori del 118, che sono intervenuti tempestivamente”.

Il giovane lavorava presso la cooperativa Astrolabio, ed è proprio attraverso questa connessione che Omar Bianconi si è informato sulle condizioni del ragazzo. “Ho nutrito una speranza profonda che potesse farcela. È un epilogo tragico, un vero e proprio dramma che lascia un vuoto incolmabile. Ora si dovranno intraprendere le procedure necessarie per contattare i genitori del giovane, che si trovano nel Bangladesh, per i riti funebri e le pratiche legate a questa triste circostanza”.

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