« Torna indietro

Fine della pacchia per le olgettine: la famiglia Berlusconi le sfratta e blocca gli assegni

Pubblicato il 3 Novembre 2023

Dopo la morte di Silvio Berlusconi, la sua famiglia ha deciso di dire stop ai benefici di cui usufruivano le cosiddette olgettine, che per anni hanno ricevuto emolumenti in denaro e hanno abitato in case senza pagare nulla.

Una società immobiliare, incaricata dalla famiglia Berlusconi, ha inviato una lettera alle ragazze un tempo ospiti delle cene di Arcore, chiedendo di lasciare gli appartamenti per “l’estinzione in conseguenza del decesso” del contratto di comodato d’uso gratuito entro il 31 dicembre 2023.

Per 20 delle ragazze è stato anche bloccato l’assegno da 2.500 euro mensili che, secondo Berlusconi, servivano per risarcirle dei danni subiti in seguito ai processi del filone Ruby. Come riporta il Corriere della Sera, dopo 11 anni di benefici le olgettine dovranno dire addio ai loro “privilegi”.

Il risarcimento voluto da Berlusconi

In un’udienza del 2013 Berlusconi confermò di aver versato 2.500 euro al mese alle ospiti per le cene di Villa San Martino. Secondo quanto calcolato dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, dal marzo 2012 l’ex premier avrebbe versato qualcosa come 10 milioni e 846.000 euro alle olgettine, molte delle quali erano ospiti negli appartamenti di via Olgettina a Segrate.

Alcune di loro avevano ottenuto le case in proprietà o in usufrutto. Gli avvocati fecero però notare a Berlusconi che quei pagamenti potevano essere interpretati come un modo per comprare le loro testimonianze ai processi Ruby, così lui lo spiegò in una lettera e versò loro una buonuscita di 25.000 euro.

Le richieste delle olgettine

Tuttavia alcune di loro sarebbero ritornate alla carica chiedendo di avere ancora gli emolumenti, così ripresero i versamenti e furono assegnati nuovamente gli immobili.

Come riferito a suo tempo da Gaglio in occasione della requisitoria del processo Ruby ter, a tutte era stato “assicurato un reddito e un tetto, che per alcune è diventato un alloggio di proprietà” per mentire su ciò che accadeva alle cene di Arcore, secondo il pm.

Il processo si è concluso con le assoluzioni degli indagati e la famiglia Berlusconi ha bloccato tutti i versamenti, sfrattando già alcune di loro.