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L’Onu accusa: “Russi e ucraini eseguono esecuzioni sommarie di prigionieri”

Pubblicato il 24 Marzo, 2023

“Siamo profondamente preoccupati per l’esecuzione sommaria di 25 prigionieri di guerra russi e di persone fuori combattimento e per quella di 15 prigionieri di guerra ucraini”.

Così Matilda Bogner, capo della missione di monitoraggio dei diritti umani.

Secondo Bogner, l’Onu ha documentato queste esecuzioni di russi commesse dalle forze armate ucraine, “spesso effettuate immediatamente dopo la cattura sul campo di battaglia”.

Insomma, l’ Onu sta accusando senza mezzi termini le forze ucraine e quelle russe di aver eseguito decine di esecuzioni sommarie di prigionieri di guerra durante l’invasione russa dell’Ucraina.

Ieri, intato, le guardie di frontiera ucraine hanno respinto tre attacchi del Gruppo Wagner a Bakhmut.

Lo riporta il servizio stampa della Guardia di frontiera statale.

Il Gruppo Wagner “ha potuto continuare l’offensiva solo dopo essersi riorganizzato», ma sono «comunque stati respinti”, scrive il servizio stampa. Negli assalti sono morti 4 russi e 10 sono rimasti feriti.

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Le truppe russe, inoltre, hanno bombardato la regione ucraina di Chernihiv, uccidendo un residente locale.

Lo riporta Ukrinform.

“Intorno alle 12:20, è stato ricevuto un rapporto su un attacco, probabilmente da mortaio da 120 mm, nell’area dell’insediamento di Horodyshche”, ha pubblicato su Telegram il comando operativo Nord ucraino. “Una casa privata è stata bruciata e un residente locale è stato ucciso”.

E sette bambini sono stati riportati nella regione di Kherson dopo essere stati presi con la forza e trasferiti a Yevpatoria, nella Crimea occupata dai russi.

Lo riferisce l’amministrazione militare regionale di Kherson, secondo quanto riportato da Ukrinform.

“Sette bambini della regione di Kherson, che erano stati separati dalle loro famiglie per quasi sei mesi, sono finalmente arrivati nella loro terra liberati dal nemico”,

si legge nel comunicato pubblicato su Telegram.

Il ritorno a casa dei bimbi è stato possibile anche grazie al lavoro dei volontari dell’organizzazione Save Ukraine Charitable Foundation.

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