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La morte si fa beffe: operaio muore in casa del ministro della Giustizia Marta Cartabia

Pubblicato il 3 Maggio, 2022

Ancora una morte sul lavoro. Un altro operaio che rimane vittima in un mese già funestato da troppi lutti. Questa volta l’incidente fatale non è avvenuto in una casa qualsiasi. E il dettaglio sa di beffa.

Perché oggi un operaio di 38 anni è morto oggi mentre eseguiva dei lavori di ristrutturazione nel garage di un’abitazione a Ollomont, Aosta. L’immobile in cui stava lavorando appartiene a Marta Cartabia. E’ l’abitazione di villeggiatura del ministro della Giustizia. Proprio quella giustizia che i parenti delle vittime chiedono da tempo. Inascoltati.

La vittima è il romeno Costantin Obanel, residente ad Aosta e dipendente di una ditta di Gignod. E’ rimasto schiacciato da una trave in ferro, morendo sul colpo. Inutile la corsa in ospedale. Sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri. Il pm di turno ha già svolto un sopralluogo nella villetta.

I lavori, intestati al marito del ministro, erano stati avviati il 27 aprile scorso e sono relativi alla manutenzione straordinaria dell’autorimessa dell’immobile.

“Sono sconvolta e affranta da quanto appena appreso – commenta Marta Cartabia – Desidero innanzitutto esprimere tutto il mio dolore e la mia personale vicinanza ai familiari della vittima. Come ho anticipato al sindaco David Vevey mi sento partecipe del turbamento dell’intera comunità locale, profondamente segnata da questo grave lutto. Confido che le autorità possano al pù presto ricostruire l’intera dinamica dei fatti”.

I NUMERI DI UNA STRAGE

Sono 210 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro, altrettanti sono rimasti uccisi in incidenti mentre si stavano recando al posto di lavoro o stavano tornando a casa. Ieri un 25enne è morto schiacciato dal trattore che stava manovrando in provincia di Salerno. Proprio l’1 maggio, festa del lavoro, tre operai sono rimasti feriti a Fidenza (Parma) in seguito a un’esplosione in una nota azienda di produzione di oggetti di vetro. Solo pochi giorni prima un operaio è morto mentre lavorava alla manutenzione di un ascensore alla Farnesina. E andando indietro nei giorni, all’elenco si aggiungono nomi su nomi. 

Il premier Mario Draghi e il ministro del lavoro Andrea Orlando hanno avviato un percorso fatto di controlli e prevenzione per arginare quella che è una “strage continua”. “Abbiamo introdotto norme con sanzioni più incisive e tempestive” per garantire la sicurezza sul lavoro e “rafforzato l’ispettorato”, ha sintetizzato il ministro Orlando in uno degli ultimi interventi. 

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