“Il fatto che l’ospedale era occupato dai militanti nazi e trasformato in un punto di fuoco era conosciuto sin dall’inizio dell’operazione. Il 7 marzo durante l’intervento nel Consiglio di sicurezza abbiamo appositamente informato i colleghi su questo fatto. Però nessuno ci ha dato retta – si legge ancora – Per sfortuna alla campagna di divulgazione di #fakenews ha aderito anche il segretario generale dell’ONU. Oltre al tweet abbiamo divulgato in qualità di un documento ufficiale del Consiglio di Sicurezza la lettera del rappresentante permanente della Russia presso l’ONU Vassiliy Nebenzya con l’appello di non lasciarsi ingannare dalla propaganda dell’Ucraina”.
Insomma, ribadita, con termini più accesi, la versione del ministro degli esteri russo Sergej Lavrov nei negoziati di oggi in Turchia.
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