Palestre e scuole di danza si rivolgono al consiglio comunale: “situazione lontana dalla normalità, lunedì votate mozione a sostegno del settore” (lettera aperta)

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Palestre e scuole di danza: situazione lontana dalla normalità. Questo il testo di una lettera aperta: “Sebbene palestre, centri sportivi e scuole di danza abbiano potuto riaprire i battenti a giugno di quest’anno, i numeri fatti registrare in questi tre mesi sono ben lontani dalla piena attività. Già a settembre scorso, dopo il primo lockdown, le iscrizioni risultavano dimezzate rispetto al periodo precedente alla pandemia; nei mesi scorsi, solo una parte degli iscritti, mediamente il 10%, ha frequentato regolarmente le nostre strutture.
La situazione economica per il nostro comparto è ancora pesante, perché ai cali di fatturato si sommano le spese fisse imprescindibili, come i costi per gli affitti e le attrezzature. Aver accolto la nostra proposta di riduzione della tari, la tassa sui rifiuti che chiaramente non abbiamo prodotto durante le chiusure, è stato un primo passo per dare sostegno a un settore che sconta in modo massiccio il peso della pandemia.
Tuttavia, molte attività sportive, palestre e scuole di danza nella nostra città rischiano di dover chiudere i battenti proprio perché non è ancora possibile operare a pieno regime. Sono già tre le attività del settore chiuse in città nei mesi scorsi. Per scongiurare di perdere ulteriori posti di lavoro nel nostro territorio, chiediamo a tutti i consiglieri comunali del capoluogo abruzzese di discutere con la dovuta attenzione la mozione depositata dal consigliere Stefano Albano a marzo scorso in merito alle proposte di sostegno alla nostra categoria, elaborate coralmente in una serie di assemblee.
Nel documento, che sarà discusso lunedì 6 settembre, si chiede al Comune dell’Aquila di predisporre un fondo dedicato per permettere ai gestori di riorganizzare la loro attività, di coprire le maggiori spese di sanificazione e di avviare una ricognizione delle risorse stanziate e non spese già nelle disponibilità delle casse dell’ente, come nel caso dei fondi Restart. Nel testo si chiede anche al Comune di impegnarsi a intervenire presso la Giunta regionale affinché provveda a istituire misure per l’accesso al credito agevolato con i 10 milioni di euro che il Cipe assegnò alla Regione nel 2018; questa proposta risulta oggi di vitale importanza per permettere alle nostre attività di rilanciarsi e diventare nuovamente competitive.
Ci riferiamo per esempio alla necessità di rinnovare l’attrezzatura a disposizione della clientela: alcuni gestori hanno dovuto ricomprare gli attrezzi perché le sanificazioni, giuste e necessarie, purtroppo ne hanno comportato il logoramento e la corrosione.
Nella mozione si chiede anche di impegnare la Regione a velocizzare le pratiche di erogazione dei sostegni alle attività economiche (Cura Abruzzo), a predisporre ristori per il settore e ad accordare una sospensione dei canoni di abbonamento con la Siae.
Auspichiamo che l’assise aquilana discuta le proposte con atteggiamento costruttivo e voti il documento all’unanimità a prescindere dall’appartenenza partitica dei suoi membri: ne va del futuro di un intero comparto, che più di altri ha sofferto e soffre la crisi economica. Un ulteriore rinvio potrebbe essere fatale per alcuni addetti del settore, che aspettano risposte dalle istituzioni”.

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Redazione LAquila

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