Pena di morte, si torna a giustiziare: 2 esecuzioni in meno di un mese

Tutto è pronto per l’iniezione letale. Mancano poche ore. Esattamente, quando saranno le 10 del mattino in Arizona, in meno di un mese sarà giustiziato un altro detenuto.

Il condannato a morte è Frank Atwood, 66 anni. Sarà ucciso nella prigione di Florence.

L’esecuzione di Clarence Dixon il mese scorso ha interrotto la sospensione di otto anni delle esecuzioni decisa dal Governo dell’Arizona per una procedura fallita nel 2014.

Dixon era stato condannato alla pena di morte per l’omicidio di studentessa 21enne, Deana Bowdoin, violentata, strangolata e pugnalata a morte nel suo appartamento di Tempe nel gennaio 1978.

Atwood è stato condannato alla pena capitale nel 1987 per l’omicidio di Vicki Lynn Hoskinson, 8 anni, scomparsa il 17 settembre 1984, mentre andava in bicicletta a Tucson.

Atwood ha rapito e ucciso la bambina. I suoi resti furono scoperti nel deserto nell’aprile 1985.

Atwood si è sempre dichiarato innocente e i suoi avvocati avevano fatto diversi reclami per fermare l’esecuzione nelle ultime settimane.

Hanno chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di ritardare la sua esecuzione dopo che un tribunale di grado inferiore ha respinto le argomentazioni secondo cui l’esecuzione dovrebbe essere interrotta perché le condizioni degenerative della colonna vertebrale di Atwood renderebbero terribilmente doloroso per lui essere legato sulla schiena alla barella sulla quale ricevere l’iniezione letale.

La Corte d’Appello ha stabilito che le modifiche decise dallo Stato dell’Arizona, incluso il permesso di utilizzare un cuscino e un elemento inclinabile sulla barella per sostenere Atwood, avrebbero alleviato il suo dolore.

Gli avvocati di Atwood hanno anche contestato alla Corte Suprema che l’aggravante decisiva per essere punibile col massimo della pena era stata applicata illegittimamente.

Atwood era già stato condannato in California nel 1975 per condotta oscena e lasciva con un bambino di età inferiore ai 14 anni. Tale argomento è stato respinto dai giudici in passato.

I detenuti del braccio della morte dell’Arizona possono anche scegliere di morire nella camera a gas invece del metodo di iniezione letale predefinito dello Stato.

Gli avvocati di Atwood hanno affermato che ha il diritto di scegliere tra metodi costituzionali di esecuzione, ma affermano che il protocollo statale sul gas letale, che prevede l’uso del gas acido cianidrico, usato dai nazisti per uccidere gli ebrei nel campo di concentramento di Auschwitz, è incostituzionale.

Hanno chiesto di passare all’azoto, ma i pubblici ministeri hanno affermato che tali esecuzioni sono “non provate e non testate”.

Hanno sottolineato che l’iniezione letale è il metodo di esecuzione più sicuro.

“L’Arizona è sul punto di torturare e giustiziare il signor Atwood per un crimine che non ha commesso”, ha affermato Sam Kooistra, uno degli avvocati di Atwood, in una recente dichiarazione.

L’esecuzione di Dixon è stata la prima ad essere eseguita in Arizona da quella nel 2014 di Joseph Wood, a cui sono state somministrate 15 dosi di una combinazione di due farmaci in quasi due ore in un’esecuzione che è stata descritta come fallita.

Le critiche all’esecuzione di Wood e la difficoltà di ottenere farmaci per iniezione letali hanno contribuito alla pausa di otto anni nelle esecuzioni in Arizona.

Ma l’anno scorso i funzionari dell’Arizona hanno rivelato di aver ottenuto il pentobarbital e di poter riprendere le esecuzioni. Il procuratore generale dello Stato ha quindi chiesto mandati di esecuzione per Dixon e Atwood.

L’esecuzione di Dixon l’11 maggio è stata criticata da alcuni esperti di pena di morte perché l’équipe medica ha faticato circa 30 minuti per trovare una vena per somministrare i farmaci letali. Alla fine è stata necessaria un’incisione nella zona inguinale e 10 minuti prima che morisse.

Non sono state programmate altre esecuzioni in Arizona, che ha 112 detenuti nel braccio della morte, incluso Atwood.