La Digos, con la collaborazione della polizia postale, ha eseguito un decreto di perquisizione personale, domiciliare e informatica disposto dalla Procura del capoluogo umbro nei confronti del cittadino italiano, ipotizzando nei suoi confronti i reati oltraggio e minaccia nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, delitti effettuati tramite il proprio account social.
Identificato il titolare dell’account, è emerso che si trattava di un soggetto già noto per avere anche in passato pubblicato post minacciosi contro esponenti politici.
Grazie alla perquisizione sono stati rilevati anche messaggi minatori nei confronti di altri parlamentari, costituiti da frasi dal contenuto minatorio.
I dispositivi informatici utilizzati per la commissione dei reati sono stati sequestrati in attesa di sottoporli a più approfonditi accertamenti.
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