Pescatore morto intrappolato in un macchinario, i cordoglio della FLAI CGIL

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“Ormai in costante aumento il numero di morti sul lavoro. Registriamo un susseguirsi di tristi notizie – afferma il Segretario Generale FLAI CGIL Nicola Rodi – impossibile, pertanto, non puntare, ancora una volta, i riflettori sulla drammaticità di tali episodi, che quotidianamente riempiono dolorosamente le cronache.”

L’ultima tragedia, di una lunga serie, si è consumata nel mare di Monasterace e ha visto la morte del pescatore Kamel Kaffaf, intrappolato ed ucciso dal macchinario utilizzato a bordo del peschereccio per raccogliere le reti.

Riteniamo inaccettabile morire così.  continua il Segretario Rodi – Inaccettabile perdere la vita durante l’ordinario svolgimento di quel lavoro, che se pur rischioso sotto molteplici aspetti, è indispensabile per vivere.”

“Al continuo dibattito da talk show sulle morti bianche, – aggiunge – spiace constatare, non segua la doverosa presa di coscienza, da parte degli organi preposti, a considerare la drammaticità di quanto accade, ormai, troppo di sovente. Le morti bianche sul lavoro rappresentano, a nostro avviso, prosegue Rodi – il fallimento di un sistema normativo, che non garantisce la necessaria tutela e la debita sicurezza ai lavoratori in molti settori, tra i quali anche la pesca.”

“La leggerezza con la quale viene gestito l’argomento – prosegue – ci porta a ribadire l’impellente esigenza di prevedere ed attuare azioni concrete finalizzate alla prevenzione, alla valutazione dei rischi e all’incremento dei controlli volti a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.”

“La FLAI CGIL – ricorda il Segretario – negli anni scorsi si è resa promotrice di una petizione importante, che aveva portato alla raccolta di oltre 15mila firme, con la quale rivendicavamo la necessità di estendere la normativa e nello specifico il D.lgs 81/2008 “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” anche ai lavoratori della pesca per riconoscere loro la stessa dignità attribuita ai lavoratori di tanti altri settori. Ad oggi, appare evidente, come non si sia concretizzato nessun contributo fattivo in tale direzione da parte delle forze politiche che si sono succedute al governo.”

La FLAI CGIL RC – Locri- chiosa il Segretario Generale Rodi – nell’esprimere vicinanza e le più sentite condoglianze per la tragedia che ha colpito in modo così improvviso la famiglia Kaffaf, auspica quel cambio di passo, non più procrastinabile, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, nel tentativo di evitare e prevenire altre tragedie in mare.

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Giorgia Rieto

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