Ventisette arresti e duecentosessantadue denunce. E’ questo il bilancio della Polizia Ferroviaria degli ultimi tre mesi in Emilia-Romagna, con oltre ventiseimila persone identificate. La Polizia Ferroviaria ha sequestrato 1.5 kg di sostanze stupefacenti, oltre a rilevare centonovantasei violazioni amministrative, di cui settantatré in materia di sicurezza ferroviaria. Tra gli arrestati due minorenni, che sono diciassette tra i denunciati.
Il bilancio estivo della Polizia Ferroviaria evidenzia un’intensificazione importante nei servizi di vigilanza, con grande attenzione data al monitoraggio sul rispetto delle normative anti-contagio da Covid-19.
Gli arresti si riferiscono a traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, esecuzioni di ordinanza di custodia cautelare nei confronti di latitanti, furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Tra gli arrestati spicca un “ovulatore” nigeriano fermato a Bologna, che aveva ingerito due etti di eroina, pronta ad essere immessa nel mercato. Inoltre sono diversi gli arresti di soggetti che, invitati al rispetto della normativa anti COVID-19, si sono scagliati con violenza contro gli agenti Polfer nelle stazioni di Bologna, Modena e Reggio Emilia.
Le denunce in stato di libertà riguardano i reati di furto, possesso ingiustificato di armi, reati inerenti gli stupefacenti, violenza sessuale, lesioni, resistenza a Pubblico Ufficiale, violazione al foglio di via obbligatorio, violazione delle norme sul soggiorno degli stranieri in Italia e rifiuto di generalità.
Niccolò Pasta
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