Un bambino conteso alla base della squallida vicenda che ha visto finire agli arresti una 60enne di Terracina, accusata di sfruttamento della prostituzione aggravato dall’utilizzo dell’inganno e dello stato di provocata minorazione psichica della vittima.
Stando alle indagini svolte dai carabinieri di Sabaudia, infatti, l’arrestata aveva convinto una giovane, anch’essa di Sabaudia, di poter intervenire in suo favore per risolvere la pendenza legale legata all’affidamento del figlio. In cambio di questo favore, però, la 60enne avrebbe indotto l’altra donna a prostituirsi. Non solo, tutti i soldi guadagnati vendendo il proprio corpo venivano requisiti dall’aguzzina, tanto che la giovane era ridotta a vivere in condizioni di estrema miseria.
Una storia di vessazioni, ricatti e minacce. Fino all’episodio del gennaio 2021 quando qualcuno fece esplodere un petardo all’interno della cassetta postale della vittima. Episodio dal quale presero poi il via le indagini dei carabinieri.
L’indagata è stata tradotta presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari in attesa di processo.
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