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Protocollo tra sindacati e Ausl Toscana Centro per combattere il lavoro nero e irregolarità

Pubblicato il 6 Agosto, 2020

Lotta a lavoro nero e irregolarità, più trasparenza, sicurezza e tutele per i lavoratori negli appalti per i lavori edili: firmato un protocollo tra Cgil-Cisl-Uil (e categorie) di Firenze-Prato-Pistoia e Ausl Toscana Centro, sottoscritto oggi tra le parti presso la sede della Regione Toscana a Firenze. Presente anche la Cgil di Prato con il suo segretario generale Lorenzo Pancini .

Il protocollo prevede: applicazione del Contratto nazionale dell’edilizia a tutti i lavoratori per contrastare mancanza di contratti e riduzione dei diritti; applicazione del cosiddetto cantiere trasparente con la verifica non solo delle presenza in cantiere ma anche delle ore lavorate, per combattere una piaga presente nel settore come il lavoro nero e grigio; applicazione del Documento Unico di Regolarità Contributiva  per garantire il regolare impiego di manodopera in cantiere; contrattazione d’anticipo sopra ai 2 milioni di euro; valorizzazione della formazione presso gli enti bilaterali di settore; estensione delle regole anche ai subappaltatori.

Questi i punti principali del protocollo d’intesa, al fine di garantire trasparenza, informazione, sorveglianza, prevenzione e sicurezza nei cantieri edili operanti in appalto presso l’Ausl Toscana Centro, siglato da quest’ultima con Cgil-Cisl-Uil di Firenze, Prato e Pistoia e le rispettive categorie territoriali Fillea Cgil (anche il livello regionale), Filca Cisl e Feneal Uil. L’Ausl, inoltre, si impegna a recepire quanto convenuto sia nei bandi che nei capitolati d’appalto, privilegiando l’offerta economicamente più vantaggiosa dove all’elemento prezzo non sia attribuito più del 30% del punteggio complessivo.


“Si tratta di un Protocollo molto importante, il primo di questo tipo che norma le attività per i cantieri edili, il cui obiettivo è il contrasto alle irregolarità e all’illegalità, per la tutela dei lavoratori e anche della qualità delle opere. Adesso è indispensabile pretenderne l’applicazione e vigilare sulla corretta interpretazione delle disposizioni. L’auspicio è che questa intesa possa diventare un modello anche per altri appalti di edilizia sanitaria nel resto della regione”, hanno detto le sigle sindacali.

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