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Putin

Putin spinto a dichiarare “guerra totale” a Kiev: ecco da chi e perché

Pubblicato il 30 Aprile, 2022

Vladimir Putin potrebbe abbandonare il termine “operazione speciale” per indicare l’invasione dell’Ucraina e parlare di “guerra totale” a Kiev.

Secondo l’Independent il presidente russo lo farebbe per “tentare di cancellare l’indignazione nel suo esercito per i fallimenti durante l’invasione”.

Insomma, Putin cerca una “rivincita” per i fallimenti militari. Gli alti ufficiali dell’esercito russo “stanno implorando il presidente russo di annunciare il cambiamento durante la parata annuale del Giorno della Vittoria il 9 maggio”.

“La mossa consentirebbe al Cremlino di abilitare la legge marziale, di chiedere ai suoi alleati un maggiore aiuto militare e di stimolare la mobilitazione di massa della sua stessa popolazione – dettaglia l’Indipendent Si ritiene che le forze di Putin abbiano finora ottenuto guadagni minimi durante il loro rinnovato assalto al Donbas, con il Ministero della Difesa britannico che ha affermato che Mosca è stata costretta a unire e ridistribuire unità esaurite e disperate dai suoi precedenti tentativi falliti. Mosca e Kiev si sono scambiate accuse sui traballanti colloqui di pace di sabato. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le possibilità erano alte che i negoziati, non più di persona da un mese, finissero a causa dell’inchiesta sull’omicidio di civili”.

INTANTO MACRON

Oggi intanto il presidente francese, Emmanuel Macron, ha promesso al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky di “rafforzare” l’aiuto militare e umanitario a favore di Kiev, secondo quanto ha appreso la tv BFM.

Nel corso di una telefonata durata circa un’ora, Macron ha detto di voler “rafforzare l’appoggio all’Ucraina in armi da difesa”. Secondo quanto precisano fonti dell’Eliseo, Macron ha ribadito a Zelensky “la sua volontà di agire attivamente nel suo secondo mandato presidenziale per ristabilire la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, mantenendo sempre uno stretto coordinamento con i partner europei e gli alleati”. 

Il presidente francese si è detto ancora una volta molto preoccupato per “il proseguimento dei bombardamenti russi sulle città ucraine, in particolare quello di giovedì a Kiev durante la visita del segretario generale delle Nazioni Unite e del primo ministro bulgaro” e “per la situazione insopportabile di Mariupol, nonostante i ripetuti appelli al presidente russo a rispettare il diritto internazionale umanitario”. 

Zelensky ha ringraziato la Francia per il massiccio invio di materiale militare che “contribuisce alla resistenza ucraina”.
Tale aiuto, ha garantito Macron, “continuerà a rafforzarsi, così come l’assistenza umanitaria che arriva dalla Francia e che supera oggi le 615 tonnellate di attrezzature fra cui materiale medico, gruppi elettrogeni per gli ospedali, aiuti alimentari, per l’accoglienza e veicoli d’emergenza”.

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