Orrore in America: squarta l’amica per rubarle il feto

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Una vicenda agghiacciante e atroce giunge dagli Stati Uniti, dove la maternità fa da filo conduttore anche se in modo a dir poco perverso.

Protagonista di questa storia da brividi sono due donne: la 29enne Taylor Parker e la 21enne Regan Simmons-Hancock. La prima, ossessionata dal desiderio di aver un figlio, ha squartato e ucciso l’amica incinta di 34 settimane per rubarle il feto e farlo passare per suo.

La vicenda risale all’ottobre del 2020 e ha avuto luogo a New Boston e ora è arrivato il momento di giudicare Taylor Parker, che rischia addirittura la pena di morte.

Il racconto della vicenda che ha scioccato l’America

Taylor Parker all’età di 29 anni voleva realizzare il sogno di ogni donna, diventare madre, ma non riusciva a concepire un figlio insieme al compagno.

La sua amica, Regan, invece aveva già una figlia di 3 anni ed era in attesa di un’altra figlia.

Da qui è scattato il piano diabolico della Parker: uccidere l’amica e rubarle il feto, facendolo passare per suo. Per dare ulteriore credibilità al suo piano aveva addirittura acquistato una tuta su Internet che l’avrebbe fatta sembrare incinta per mesi.

Quando l’amica Regan era arrivata al suo 34esimo mese di gravidanza, la Parker ha deciso di attuare il suo folle intento: ha prima accoltellato la 21enne per più di 100 volte, le ha fracassato il cranio a martellate e infine ha avuto la freddezza di aprirle la pancia con un bisturi per asportare il feto, lasciandola agonizzante sotto gli occhi terrorizzati della figlia di 3 anni.

La folle fuga con il feto

Ultimato il suo terrificante piano, la Parker ha iniziato a guidare con la placenta dell’amica infilata nei pantaloni, simulando di aver appena partorito poiché il cordone ombelicale era ancora attaccato.

Un poliziotto però verso le 9:37 ha osservato la donna mentre eseguiva manovre di rianimazione sul feto, poi trasportato in ospedale, dove è morto.

La donna, attualmente sotto processo, continua a negare ogni accusa ma c’è il rischio serio che venga condannata a morte per l’uccisione di Regan Simmons-Hancock e della figlia, mai nata, Braxlynn Sage.

La posizione della Parker è aggravata dalle testimonianze di alcune persone, le quali sostengono che la donna avrebbe offerto 100.000 dollari ad una madre surrogata dopo aver mentito al compagno della sua gravidanza.

La difesa degli avvocati: “Non cadete preda delle emozioni”

Jeff Harrelson, avvocato difensore della Parker, rivolgendosi alla giuria composta da 6 uomini e 6 donne ha chiesto di non “cadere preda delle emozioni e di mantenere una mente aperta”.

Infine ha dichiarato: “Questo è un caso complicato, di fatto ed emotivamente. La legge è la lente e il filtro attraverso cui dovete valutare questi fatti. A volte non è bianco e nero, ma una sfumatura di grigio”.

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Redazione Nazionale

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