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Tre ragazzine picchiate da un branco di bulli: tutta colpa di una foto su Instagram

Pubblicato il 14 Febbraio, 2024

Un altro grave episodio di bullismo si è verificato a Roma, dove 3 ragazzine minorenni sono state accerchiate, minacciate e picchiate da un folto gruppo di persone, almeno una trentina tra ragazzi e ragazze. Le 3 minorenni, finite in ospedale per le ferite riportate, hanno raccontato tutto ai genitori che a loro volta hanno subito sporto denuncia facendo partire le indagini da parte dei carabinieri della stazione Roma San Giovanni.

I motivi della lite

Alla base della lite ci sarebbe una delle tante stupide challenge che circolano sui social, alcune anche pericolosissime. In questo caso si tratterebbe di un gioco virtuale chiamato “Ti nomino, ti critico, ti giudico”, in cui vengono date valutazioni sull’aspetto fisico o sul carattere della persona nominata.

Una trentina di ragazzini sarebbe rimasta molto infastidita dai giudizi e dai commenti rilasciati dalle 3 minorenni, anche se i nomi in parte erano stati oscurati. I diretti interessati si sono comunque sentiti chiamati in causa, e così alcune loro amiche avrebbero contattato le 3 ragazzine intimando loro di rimuovere i commenti incriminati, con tanto di minacce piuttosto eloquenti.

La spedizione punitiva

L’8 febbraio, due giorni dopo la pubblicazione della foto incriminata, è avvenuto il confronto tra le 13enni e l’altro gruppo di ragazzi. In realtà più che confronto è stato un vero scontro, tant’è che le adolescenti sono state prima circondate e poi spintonate da un gruppo di circa 30 persone, tra le quali ragazzi e ragazze tutti minorenni a poca distanza dalla scuola che frequentano.

A quel punto è partita la vendetta con tanto di calci, pugni, schiaffi e insulti. Le ragazze sarebbero state addirittura costrette a inginocchiarsi e a chiedere scusa e l’intera sequenza sarebbe stata filmata dai cellulari. Solo l’intervento di un altro gruppo di persone ha posto fine a quella che era a tutti gli effetti una spedizione punitiva.

Le 13enni, finite al pronto soccorso per le ferite riportate, hanno raccontato tutto ai genitori che hanno sporto denuncia, facendo partire le indagini dei carabinieri che si sono messi subito sulle tracce dei responsabili.

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