Ragusa, una svolta per il caso del neonato abbandonato il mese scorso che, a seguito di una segnalazione arrivata alla sala operativa, i poliziotti hanno soccorso trovandolo all’interno di un sacchetto di plastica. Il neonato era stato trovato nudo, avvolto in un plaid e con il cordone ombelicale non chiuso. Solo l’intervento delle forze dell’ordine e le immediate cure del personale sanitario hanno permesso di salvargli la vita. Il neonato è stato infatti condotto in ospedale e ricoverato subito in terapia intensiva a causa del lungo tempo trascorso al freddo e privo di cura.
Al momento del ritrovamento del neonato gli investigatori della Squadra Mobile avevano raccolto le dichiarazioni di un uomo che affermava di aver rinvenuto il piccolo avendo notato un sacchetto di plastica vicino alla sua macelleria dal quale provenivano dei gemiti. L’uomo ha raccontato di aver chiesto aiuto ad un’amica e di aver deciso con lei di avvisare la polizia. Proprio quest’uomo è ora gravemente indiziato del reato di abbandono di un neonato. Dalle indagini è emerso infatti che l’uomo, 59enne, legato sentimentalmente a una donna 41enne, la sera del 4 novembre , dopo avere ricevuto una richiesta di aiuto da parte della donna, era andato nella sua abitazione a Modica e aveva scoperto che la compagna aveva poco prima partorito un bambino. La donna aveva chiesto all’uomo di lasciare il bambino in ospedale, lui invece aveva deciso di metterlo in un sacchetto di plastica e trasportarlo fino a Ragusa, inscenando il ritrovamento. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione a disposizione della magistratura.
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