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Recuperati dai carabinieri reperti archeologici rubati dai nazisti in provincia di Latina

Questi oggetti, provenienti in parte anche dalla provincia di Latina, erano stati trafugati dal Museo della Torre di Pandolfo di Capodiferro, situato a Sessa Aurunca sul Garigliano, in provincia di Caserta

Pubblicato il 15 Febbraio, 2024

Grazie all’impegno del nucleo tutela dei beni culturali dell’Arma dei Carabinieri di Monza, 220 reperti archeologici di inestimabile valore, sottratti durante la Seconda Guerra Mondiale dai nazisti, sono stati restituiti alla loro terra d’origine, segnando un importante successo nella protezione del patrimonio culturale italiano. Questi oggetti, provenienti in parte anche dalla provincia di Latina, erano stati trafugati dal Museo della Torre di Pandolfo di Capodiferro, situato a Sessa Aurunca sul Garigliano, in provincia di Caserta.

La razzia effettuata dalle truppe di occupazione tedesche aveva privato il museo, fondato dal Ministro dell’educazione nazionale Pietro Fedele nel 1926, di numerosi reperti archeologici, numismatici e di altre preziose testimonianze risalenti al medioevo, comprese opere in oro, argento e avorio, oltre a importanti documenti storici e volumi custoditi nella biblioteca del museo.

Il lavoro di ricerca e recupero, condotto attraverso i consueti controlli delle piattaforme di e-commerce e dei siti specializzati nella vendita di opere d’arte, ha permesso di localizzare i reperti che facevano parte della collezione Pietro Fedele. Questa operazione ha svelato il lungo viaggio subito da questi beni culturali, molti dei quali erano stati restituiti agli eredi di Pietro Fedele dopo la guerra, grazie agli sforzi di Rodolfo Siviero, noto come il “007 dell’arte”, per il suo ruolo cruciale nel recupero delle opere d’arte sottratte dall’Italia durante il conflitto.

Nonostante il significativo ritrovamento, restano ancora dispersi ulteriori reperti, monete e medaglie legate all’attività di Pietro Fedele, testimoniando la perdurante necessità di vigilare e proteggere il patrimonio culturale dall’illecito commercio di beni trafugati.

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