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Napoli

Rifiuti e decoro urbano, serve un piano straordinario: più telecamere e agenti per il controllo

Pubblicato il 4 Settembre 2020

Più collaborazione tra gli enti preposti, ma sopratutto più strumenti per contrastare una serie di attività illegale che creano problemi anche per il decoro della città di napoli. Sono questi gli obiettivi principali per far fronte ad una delle ermergenze cittadine come lo sversamento illegale dei rifiuti. Come far fronte? La soluzione più razionale è quella di installare più sistemi di videosorveglianza di città. È evidente che si devono fare i conti con il magro bilancio comunale. Ma alcune soluzioni proposte e discusse in Commissione, sollecitando maggiore collaborazione proprio tra gli enti ed anche la possibilità di individuare partner anche privati. 

E’ stato proprio il consigliere Federico Arienzo, che ha presieduto i lavori della commissione, a sottolineare le varie ipotesi e a sollecitare  collaborazioni con altri enti necessarie proprio per affrontare le difficoltà economiche del Comune per l’acquisto di nuove telecamere e sistemi di videosorveglianza utili a contrastare il fenomeno dello sversamento illegale di rifiuti. A questo tema si aggiunge quello delle modalità di un impiego ottimali del personale della Polizia locale, in particolare sul fronte dei controlli sul rispetto delle norme in materia di limitazioni dei contagi da Covid-19. La proposta, relativamente al primo tema, è quella di incontrare la Camera di Commercio per verificare la disponibilità a siglare un protocollo d’intesa per finanziare l’acquisto di telecamere da utilizzare per il controllo sul corretto conferimento dei rifiuti, da installare nei centri commerciali naturali della città.

L’assessora Clemente ha confermato che proprio in queste settimane sono stati raggiunti importanti risultati sul fronte del contrasto agli sversamenti illegali grazie all’investimento effettuato per l’acquisto di telecamere mobili e di software messi a disposizione del Nucleo tutela ambientale della Polizia Locale. La popolazione, ha ricordato l’assessora, va maggiormente coinvolta attraverso una campagna di comunicazione che metta al centro i costi che le micro-discariche abusive comportano per l’intera cittadinanza. È già partita, inoltre, la richiesta di acquisto di nuove strumentazioni, e per questo la proposta di un’alleanza con la Camera di Commercio è da considerarsi un’ottima idea, che sarà sottoposta anche all’attenzione dell’assessora competente Rosaria Galiero. Va ricordata anche la possibilità che i privati acquistino i servizi della Polizia locale, e su questo, come su altre proposte, saranno prese in considerazione le valutazioni della commissione.

Il comandante Ciro Esposito ha ribadito che la competenza della Polizia Locale prevede numerosissimi ambiti di intervento, ma resta il tema della specializzazione dei nuclei e la necessità di intervenire in forze quando, come nel caso degli assembramenti di persone senza sistemi di protezione, si verificano situazioni particolari che hanno ricadute di ordine pubblico e che richiedono l’intervento in forze. Sull’utilizzo delle telecamere, ha ricordato la presentazione alla città delle strumentazioni acquistate grazie ai finanziamenti del progetto per la sicurezza nelle scuole, che vengono utilizzate anche per contrastare lo sversamento illegale dei rifiuti. Occorre trovare una sinergia con l’azienda di igiene urbana per quanto riguarda il deposito temporaneo del materiale sequestrato. Il nucleo Tutela ambientale conta ora 28 unità di personale, ma non va dimenticato che tutto il Corpo partecipa a queste attività, anche col personale delle unità territoriali. Molto si è investito in questo settore, ma occorrerebbe rinforzare ulteriormente l’organico, che ad oggi conta 1450 unità lavorative disponibili, di cui 150 a tempo determinato e in scadenza al 31 dicembre prossimo. Il Comune sta già lavorando per una riconferma per il 2021, altrimenti il personale si ridurrebbe a 1300 unità, di cui 700 di età superiore ai 60 anni. Numeri ben lontani, è evidente, dalle 2300 unità necessarie, secondo una fotografia fatta nel 2011, prima del pre-dissesto. Su questo aspetto, ha concluso Esposito, si chiede il sostegno della commissione.

Rosario Andreozzi (DemA) ha condiviso la necessità che vengano riconfermati i 150 agenti a tempo determinato, ricordando la propria contrarietà a forme di lavoro di tipo precario. Resta il fatto, ha detto, che le 28 unità assegnate alla Polizia ambientale costituiscono un numero esiguo, e occorre  fare il massimo sforzo per potenziarlo; soprattutto nelle periferie, che sono assediate dai rifiuti. Bisogna inoltre approfondire il rapporto di collaborazione che ha l’Asìa con il Nucleo specializzato della Polizia Locale, mentre è positiva la proposta di un coinvolgimento della Camera di Commercio sul fronte della lotta all’abbandono di rifiuti. A questo proposito, sarebbe utile una nuova convocazione della commissione con la partecipazione dell’assessorato al Commercio e dell’azienda di igiene urbana, lanciando al contempo una campagna di educazione ambientale a costo zero, con incontri in tutti i luoghi di aggregazione e nelle scuole.