Ecco il testo del comunicato di Rifondazione Comunista Treviso: «Sono inaccettabili le dichiarazioni del presidente della provincia Marcon dopo il femminicidio di Moriago: “… necessità di intensificare i controlli sull’efficacia dei protocolli adottati per la cura e l’assistenza dei malati psichici…”.
È la politica veneta che va controllata e cambiata, non gli specialisti che fanno il loro lavoro tra le difficoltà. Il Veneto è infatti al penultimo posto tra le regioni nell’investimento sul comparto psichiatrico in rapporto alla spesa sanitaria (2,5% a fronte della media nazionale del 3,4%, e soprattutto degli obiettivi del 5%). La dotazione di psichiatri, già prima della pandemia, è sottodimensionata di molte decine di medici in Veneto, 19 solo nella nostra Provincia.
Servono psicologi e psichiatri, il superamento del numero chiuso nella facoltà di medicina e l’adeguamento dei posti di specializzazione alle necessità dei vari servizi perché ci sono medici laureati che non riescono a entrare nelle specialità. Servono investimenti che gli specialisti del settore chiedono da anni, a maggior ragione dopo la traumatica fase della pandemia Covid.
Massima vicinanza di Rifondazione Comunista a medici operatori del settore. Marcon non faccia lo scaricabarile, si assuma le responsabilità proprie e della sua parte politica, da decenni alla guida della regione nella più totale spregiudicatezza nel tagliare la sanità e nel sostanziale disinteresse per il fondamentale ambito della psiche».
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