I sindacati della base dei lavoratori Cobas Poste, Cub Poste e SLG-CUB Poste, hanno indetto uno sciopero dello straordinario dal prossimo 2 novembre e fino al primo dicembre.
La motivazione arriva direttamente da un comunicato diffuso in giornata dalle stesse organizzazioni sindacali: “Dopo il rifiuto di Poste Italiane di voler riconoscere le reali condizioni esistenti per i lavoratori, è stato indetto lo sciopero dello straordinario, perché le cose non sono come le rappresenta la propaganda aziendale sui mass-media e in politica”.
“C’è bisogno – denuncia la nota – di assunzioni vere, stabili e congrue. C’è un vuoto di 90mila unità, da riempire seriamente (con i trasferimenti volontari di sede richiesti, da anni, dai lavoratori fissi e le stabilizzazioni degli ex precari che attendono, invano, in graduatoria), per abolire l’incivile sistema di consegna della posta “a giorni alterni e rarefatti” e ripristinare il servizio di consegna giornaliera, per riaprire gli sportelli chiusi e i 1.900 uffici postali soppressi, a livello nazionale, e per lavorare in modo decente.
C’è bisogno di rispetto reale per le condizioni di lavoro, in merito alla sicurezza e alla salute. C’è bisogno di non affossare il servizio pubblico, perché altrimenti si perderanno altri posti di lavoro e perché la cittadinanza ha il diritto a un servizio di livello europeo e non da terzo mondo. C’è bisogno di lealtà da parte aziendale, che non deve scaricare sui lavoratori le proprie spese, come quelle dei tamponi. C’è bisogno di meno speculazione e più serietà”.
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