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Spogliata con l’app BikiniOff; le foto di una insegnante pontina finiscono su alcuni siti porno

Nel mirino ci sono almeno nove ragazzini, compagni delle tredicenni, accusati di aver creato le immagini con “Bikinioff” e di averle diffuse attraverso i social network, in particolare WhatsApp e Telegram

Pubblicato il 14 Settembre, 2023

Un caso di cyberbullismo ha coinvolto negli ultimi giorni colpito una scuola della provincia di Latina; protagonista involontarie della vicenda diverse 13enni e un’insegnante di scuola media. Tutto ha avuto inizio con l’applicazione “Bikinioff”, un’app che consente di creare immagini virtuali che spogliano virtualmente le donne, sfruttando l’intelligenza artificiale per rendere le immagini estremamente realistiche.

L’indagine è stata avviata dalla Procura dei Minori di Roma in seguito alla diffusione di immagini realizzate con questa pericolosa applicazione, che ritraevano cinque alunne tredicenni della stessa scuola. Nel mirino ci sono almeno nove ragazzini, compagni delle tredicenni, accusati di aver creato le immagini con “Bikinioff” e di averle diffuse attraverso i social network, in particolare WhatsApp e Telegram.

L’indagine relativa alle foto delle minorenni è ancora in corso, ma al momento non risultano denunce da parte dell’insegnante coinvolta nella stessa applicazione. Nel suo caso, la situazione è ancora più grave poiché l’immagine realizzata con il “bot” disponibile su Telegram era così realistica che è stata successivamente utilizzata da due siti pornografici, ampliando notevolmente la sua diffusione.

La natura di queste immagini rende estremamente difficile controllare o tracciare il loro percorso e la loro diffusione, non solo sulla rete ufficiale ma anche su applicazioni e gruppi più o meno segreti, creando un meccanismo inarrestabile.

La Procura dei Minori di Roma sta conducendo le indagini, affidate alla polizia Postale, sui nove ragazzi che hanno creato queste immagini pornografiche con “Bikinioff”, utilizzando foto “normali” delle loro compagne di scuola prelevate dai social network. Le famiglie delle ragazze coinvolte sono state ascoltate e supportate dalla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Monica Sansoni, che da anni si occupa di casi legati alla pornografia e al cyberbullismo.

La Garante ha sottolineato l’importanza di non considerare questi episodi come semplici scherzi o goliardate, poiché le conseguenze sono gravi per vittime ed autori di tali reati. Recentemente, un caso simile a Roma è stato archiviato, con i due quattordicenni coinvolti che hanno dimostrato di impegnarsi nel cancellare le foto diffuse. Tuttavia, le indagini sulla scuola di Latina stanno proseguendo, e il caso potrebbe avere sviluppi significativi.

NB: nella foto un esempio di cosa si può fare con l’app Bikinioff. L’immagine non è in alcun modo riferibile alla notizia riportata

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