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L’incredibile storia di Jimmy: rapito dalla culla, dopo 42 anni riabbraccia la vera madre che lo credeva morto

Pubblicato il 29 Agosto, 2023

Una storia incredibile quella di Jimmy Lippert Thyden, un 42enne strappato dalla sua famiglia d’origine quando era ancora in culla per essere dato in adozione ad una famiglia americana.

L’uomo, dopo 42 anni, ha potuto riabbracciare la sua famiglia d’origine a Valdivia, in Cile, grazie all’aiuto dell’organizzazione no profit “Nos Buscamos”.

La storia di Jimmy

Oggi Jimmy è un affermato avvocato penalista di Ashburn, in Virginia negli Stati Uniti, ma in realtà era nato in Cile, precisamente a Santiago.

Alla madre biologica, Maria Angelica Gonzalez, un’infermiera aveva detto che il bambino era nato morto, ma in realtà fu dato in adozione ad una famiglia americana che non ne sapeva nulla di questa brutta storia.

Lo stesso Jimmy, in un lungo post su Facebook, ha raccontato la sua incredibile odissea e ha postato le foto dell’incontro con la sua famiglia d’origine.

“Per 42 anni sono stato creduto morto – ha raccontato Jimmy – 40 anni fa sono stato adottato dalla mia amorevole famiglia. Sono stato cresciuto da John (mio papà) e Freda Lippert-Thyden (mia mamma) e mi hanno dato ogni opportunità. Sono cresciuto con fratelli amorevoli. Per 40 anni questa è stata la mia storia. Quello che non sapevo era che 42 anni fa, la mia Mamá è stata imbrogliata sulla mia esistenza. Vittima di una bugia ben organizzata”.

A quanto pare far credere morti i bambini per poi rivenderli per soldi era una drammatica pratica molto diffusa ai tempi di Pinochet. “Il governo del Cile sotto Pinochet – ha proseguito Jimmy nel suo post – aveva un piano malvagio per portare via i bambini dal Paese, lontano dalle loro famiglie e farli adottare per soldi. Gli inconsapevoli genitori adottivi hanno pagato per quello che ritenevano una pratica legale. Quando la mia vera madre ha chiesto il mio corpo per dargli una degna sepoltura, le hanno risposto che era stato eliminato”.

I sospetti di Jimmy

Jimmy iniziò a sospettare qualcosa quando lesse un articolo pubblicato sul giornale Usa Today, dove si parlava della storia di un uomo della California che scoprì in realtà di essere nativo del Cile, da dove fu rapito, e dopo molti anni si era ricongiunto con la sua famiglia biologica proprio grazie all’aiuto dell’organizzazione cilena “Nos Buscamos”.

Jimmy pensò che probabilmente fu vittima dello stesso inganno e infatti, dopo diverse ricerche, scoprì la scioccante verità fino all’abbraccio con la sua famiglia d’origine.

Secondo l’associazione “Nos Buscamos” tra gli anni ’70 e ’80 in Cile durante la dittatura di Pinochet ci sarebbero state decine di migliaia di rapimenti di bambini cileni rivenduti all’estero e negli ultimi 9 anni oltre 450 persone sono riuscite a ricongiungersi con le loro vere famiglie, grazie anche alla collaborazione della piattaforma MyHeritage che mette a disposizione kit gratuiti per il test del DNA a domicilio.

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