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Taranto, dietrofront riguardo la tolleranza zero nei parcheggi: il motivo

Pubblicato il 2 Febbraio, 2022

Dov’era la polemica? Che l’Amat, la municipalizzata di Taranto, faceva riferimento a due delibere di Giunta comunale di Taranto in cui si modificava il contratto di servizio con il socio di maggioranza, e cioè il Comune.

L’eliminazione della tolleranza zero nei parcheggi a pagamento, disposta con una Ordinanza del 31 gennaio, aveva immediatamente provocato grandi polemiche. In sostanza, secondo l’Amat, dal 1° febbraio stop ai canonici 15′ di tolleranza per chi utilizzava le strisce blu, e cioè il tempo necessario per procurarsi il ticket e quindi regolarizzare la sosta. Neppure 24 ore dopo, il dietrofront: ordinanza sospesa e tutto come prima.


Dov’era la polemica? Che l’Amat, la municipalizzata di Taranto, faceva riferimento a due delibere di Giunta comunale di Taranto in cui si modificava il contratto di servizio con il socio di maggioranza, e cioè il Comune. Quindi, giù valanghe di polemiche e accuse all’ex giunta Melucci che aveva effettivamente deliberato sul nuovo contratto di servizio. Polemiche corse sui social, e non solo.

Polemiche respinte al mittente, però, dagli ex amministratori. Motivo? La modifica sulla eliminazione della tolleranza era stata apportata in sede di definizione del contratto stesso. Tradotto: una modifica che sarebbe stata sottoscritta tra dirigenti comunali e aziendali.

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“Nuovo” contratto – FONTE


Infatti, nel ‘vecchio’ contratto la tolleranza veniva confermata. Nel ‘nuovo’ contratto, quello cioè modificato, quella tolleranza veniva eliminata, tanto che si legge che “l’obbligo del pagamento della tariffa prevista decorre dal primo minuto di utilizzo del parcheggio, a prescindere dal sistema di pagamento utilizzato (parcometro, tagliandi ‘gratta e sosti’ o applicativi per smartphone”.

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