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Telefonate choc dei soldati russi in patria: “Putin è un idiota, stiamo ammazzando civili”

Pubblicato il 29 Settembre, 2022

La situazione sul fronte ucraino si fa sempre più difficile per Putin, rimasto impantanato in una guerra sporca in Ucraina che pensava di poter vincere in pochi giorni. L’ultima mossa del presidente russo è stata quella di aggravare le punizioni contro chi diserta o non risponde alla chiamata alle armi, ma ormai in paese c’è un’aria di “si salvi chi può”.

La sensazione che la nave russa stia affondando è confermata anche dalle clamorose telefonate dei soldati russi alle loro famiglie intercettate dalle forze ucraine e pubblicate dal New York Times, che ha impiego due mesi per tradurle, revisionarle e verificarle. Non sono state rivelate le identità degli interlocutori per evitare ripercussioni in patria, ma ne emerge un quadro a dir poco caotico che fotografa il morale dell’esercito russo ai minimi storici.

I soldati russi chiamano in patria: “Ci sono cadaveri ovunque, Putin ci sta ingannando”

Alcuni stralci delle telefonate sono sconvolgenti e indirettamente testimoniano gli orrori di Bucha: “Ci sono cadaveri lungo la strada. Ci sono civili per terra, è un disastro” – rivela un soldato.

Molti militari hanno confessato di aver commesso violenze orribili, di aver razziato case e negozi e annunciano di non voler più combattere.

“Mamma questa è la decisione più stupida del nostro governo” – dice un soldato alla madre. Un altro invece racconta alla fidanzata: “Putin è un idiota, ci ha ingannati. Dice che non c’è alcuna guerra, che è solo un’operazione speciale. Ma qui c’è una vera dannata guerra”.

Scioccante anche la rivelazione di Aleksandr a un parente: “Ci sono membra umane disseminate intorno, già maledettamente gonfie. Nessuno le raccoglie, non sono i nostri, sono dannati civili”.

Sono tanti i soldati che rivelano gli orrori e le violenze perpetrate contro civili e poi abbandonati nei boschi. “Non ho mai visto così tanti corpi in vita mia – racconta scioccato un soldato – non voglio più essere un killer”.

Un soldato racconta ad un amico che il morale è bassissimo: “C’è chi piange, chi si vuole suicidare, non ne posso più di loro”.

Un altro militare invece smentisce la teoria russa secondo la quale l’Ucraina è un covo di nazisti e fascisti e racconta alla mamma: “Non abbiamo visto un solo fascista. Questa guerra è basata su un falso pretesto. Nessuno ne aveva bisogno, la gente vive in modo normale e ora è costretta a vivere in cantina”.

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