La Tromba d’aria di Pantelleria ha segnato l’ultimo giorno di vita del vigile del fuoco 47enne Giovanni Errera, che è stato travolto. I suoi colleghi lo descrivono come un uomo sempre pronto a dare il meglio di sé: preso dalla passione per il suo lavoro e per la sua famiglia.
Giovanni Rodo, capo distaccamento a Pantelleria, si è espresso in questo modo: “Giovanni era un ragazzo coraggioso e tranquillo, un bravo ragazzo. Sempre sereno. Fumava una sigaretta, prendeva il caffè e un attimo dopo era pronto a partire, con la serenità di chi sa fare il suo mestiere.
Non aveva problemi con nessuno, non l’abbiamo visto mai litigare, né alzare la voce. Si faceva voler bene da tutti. Ed era un uomo felice. Era un papà innamorato, lo era diventato per la seconda volta. Aveva sistemato la casa, facendo sacrifici. La sua compagna è di Napoli e lui andava spesso a trovare i suoceri.
Vivevano qui con l’amore per l’isola. Si è trovato a passare con la macchina, fuori servizio, proprio nel vortice. E’ stato scaraventato dalla forza del vento. Sono stato con lui, stanotte. Eravamo con lui e non l’abbiamo mai lasciato, lavorando sempre. Stamattina siamo al lavoro, come sempre”. E’ anche in memoria di Giovanni che si lavora oggi a Pantelleria. Compagni disponibili a eccellere, brillare nel lavoro, come lui.
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