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Truffa dello “specchietto retrovisore rotto” nel bolognese

I Carabinieri della Stazione di Budrio hanno denunciato un 22enne di Noto (SR) per truffa.

Pubblicato il 12 Dicembre, 2020

I Carabinieri della Stazione di Budrio hanno denunciato un 22enne di Noto (SR) per truffa dello “specchietto retrovisore rotto”.

La denuncia è scaturita ieri pomeriggio, durante un’indagine che i militari avevano avviato per risalire all’identità di un criminale che era riuscito a portare a segno la truffa dello “specchietto retrovisore rotto” ai danni di una pensionata di Budrio (BO) che era stata alleggerita di 40 euro.

La vittima aveva raccontato ai militari che, dopo aver sentito un tonfo metallico sullo sportello della sua auto che stava guidando in via Rondanina, un giovane alla guida di un’automobile di cui non ricordava la marca e il modello, aveva preteso, riuscendoci, con arroganza e aggressività verbale, di essere risarcito subito e in contanti per un danno che l’anziana automobilista le aveva provocato, urtandogli lo specchietto retrovisore.

Ottenuto il risarcimento, il criminale si allontanava, facendo perdere le tracce. Grazie alla testimonianza dell’anziana, i Carabinieri della Stazione di Budrio (BO) hanno avviato le indagini a “circuito chiuso”, analizzando le telecamere di sorveglianza, ormai presenti sulla maggior parte delle strade italiane, riuscendo così a risalire al delinquente, un truffatore seriale specializzato nella tecnica dello “specchietto retrovisore rotto”.

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