A rivelare la storia diventata virale così come il turbamento che provoca è il NY Post.
Un turista olandese in vacanza con la famiglia nelle Isole Malgrats, alle Baleari, decide di fare un tuffo sensazionale. Decide da lanciarsi nello splendido mare da una scogliera.
E vuole immortalare il ricordo dell’impresa affidando il compito al figlio, che, con la madre accanto su una barca nello specchio antistante, comincia a registrare col cellulare.
Si sentono le urla di stupore e incitamento, quelle che poi si trasformano in grida di incredulità, orrore, dolore.
Il padre 31enne si prepara a fare il tuffo da circa 30 metri.
Ma non si rende conto che sarebbe stato un suicidio, perché l’impatto con le rocce aguzze e frastagliate sottostanti non sarebbe stato evitabile.
“Dio mio!” grida la moglie mentre il corpo del marito si inabissa dopo che è stato martoriato dalla rocce che lo hanno dilaniato.
Sono state necessarie delle ricerche per ritrovare i poveri resti.
L’uomo aveva noleggiato una barca per sua moglie per filmare l’acrobazia, secondo il Majorca Daily Bulletin .
Secondo quanto riferito, la moglie e il figlio della vittima hanno ricevuto supporto psicologico mentre le autorità locali cercavano il corpo utilizzando una barca di salvataggio, un elicottero e una squadra di sommozzatori.
L’uomo è Mourad Lamrabatte, ex calciatore del Vitesse (squadra che milita nel campionato olandese). Il suo ex-club appena appresa la notizia ha voluto esprimere le proprie condoglianze attraverso un post su Twitter: “Il Vitesse ha ricevuto la triste notizia che Mourad Lamrabatte è tragicamente morto. Ha vestito i colori del club durante la stagione 2010/2011, quando faceva parte della squadra U23 che quella stagione ha vinto la Coppa U23”
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