Renzo Tarabella resta ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Giovanni Bosco di Torino. Il pensionato di Rivarolo Canavese, nella notte tra l’10 e l’11 aprile scorsi, aveva ucciso la moglie, il figlio disabile e la coppia di anziani proprietari dell’abitazione, per poi spararsi al volto all’arrivo delle Forze dell’Ordine.
Un fatto che ha suscitato sconcerto e rabbia non solo nella cittadina, ma in tutto il Torinese. C’è probabilmente questa rabbia all’origine della telefonata minatoria ricevuta, martedì 13, dall’ospedale Giovanni Bosco. La voce al telefono, ancora non identificata, avrebbe annunciato che a Tarabella sarebbe stata staccata la spinta.
Sulla minaccia indaga ora la Procura di Ivrea. Dai primi accertamenti sarebbe già stato escluso il coinvolgimento dei famigliari delle vittime.
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