Anche gli animali fanno parte dell’elenco sempre più lungo di vittime. Ma non ci riferiamo soltanto al bestiame, ai cani, ai gatti, per i quali si è attivata un parallela gara di solidarietà per cercare di metterne in salvo il numero maggiore possibile.
Anche i stanno morendo. Quelli che nuotano nel Mar Nero. Lo rivelano media ucraini, che hanno pubblicato pure le foto che documentano la sorte avuta da alcuni esemplari rinvenuti morti sulla costa.
“I delfini si sono imbattuti nella zona di irradiazione degli strumenti di navigazione delle navi russe – spiegano – che disabilita l’organo uditivo dei delfini. Avendo perso il loro orientamento, gli animali accecati perdono il loro controllo acustico sull’ambiente. Nel panico, possono spiaggiarsi e morire”.
E’ allarme anche per il patrimonio bovino industriale dell’Ucraina.
“Secondo recenti stime diminuirà dell’8-10% nel 2022, da 3,11 milioni a 2,8 milioni”: lo riporta Forbes con riferimento agli analisi dell’Associazione dei produttori di latte.
“Alcuni animali moriranno a causa delle ostilità, alcuni capi di bestiame saranno perduti a causa dell’occupazione; nelle regioni più sicure i costi aumentano e i prezzi del latte sono bassi, il che ridurrà le aziende agricole”, dice Yana Linetska, l’analista dell’Associazione dei produttori di latte.
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